Bevande dietetiche in lattina? Uno studio dice che influenzano negativamente la nostra dieta

Kiyah J. Duffey, dell'University of North Carolina, associa il consumo delle lattine 'diet' e 'light' a cattive abitudini alimentari

Bevande dietetiche in lattina? Uno studio dice che influenzano negativamente la nostra dieta

Le bevande gassate di tipo dietetico, ovvero le tipiche bevande proposte dai più rinomati brand commerciali del settore le quali sono precedute da suffissi quali "diet", "zero" o "light" non sarebbero amiche della salute.

Ma andiamo per gradi, e cerchiamo di capire che cosa differenzia queste bevande dalle loro "cugine" che non possono pregiarsi dell'aggettivo di "dietetico".

Le bevande gassate sono estremamente diffuse, e il loro consumo è, con ogni probabilità, esagerato, in Italia come in molti altri paesi del mondo occidentale.

Sicuramente le bevande gassate non possono essere considerate un toccasana per la salute: la ricca presenza di anidride carbonica che contraddistingue la loro formulazione, infatti, favorisce un senso di gonfiore e non è affatto da considerarsi un qualcosa di salutare.

Allo stesso modo non si può non sottolineare come queste bevande contengano delle quantità davvero rilevanti di zuccheri, i quali, si sa, devono essere consumati solo ed esclusivamente entro determinate quantità nell'arco della giornata.

Un consumo eccessivo di zuccheri infatti può avere dei risvolti molto negativi sulla linea, per questa ragione il consumo di bibite gassate viene sempre vivamente sconsigliato a chi si pone come obiettivo quello di perdere peso.

Non bisogna trascurare il fatto che alcune bevande gassate prevedono nella loro formula delle sostanze nervine, come possono essere ad esempio la caffeina.

La caffeina è una sostanza contenuta nel caffè, e ha un'azione eccitante; il consumo eccessivo di caffeina tuttavia rappresenta davvero un grosso pericolo per la salute, soprattutto a livello cardiaco, accelerando in modo innaturale il battito cardiaco e in molti casi arrivando addirittura a rendere difficoltoso il riposo notturno.

Altre bevande gassate molto diffuse in commercio sono inoltre ricche di taurina, altra sostanza ad azione eccitante che è vivamente sconsigliata a chi è interessato da tachicardia e da altri problemi cardiaci.

Bisogna infine considerare che queste bevande così diffuse offrono un apporto calorico piuttosto importante, di conseguenza anche per questa ragione il loro consumo dovrebbe essere sempre molto moderato.

In che cosa consistono le versioni "light" di queste bevande gassate? Nella grande maggioranza dei casi queste bevande si contraddistinguono per un profilo calorico leggermente inferiore, per tale motivo sono definite in questo modo, quindi come delle versioni più leggere.

In altri casi, invece, le formulazioni di queste bevande prevedono la riduzione massima degli zuccheri, e questo può sicuramente essere positivo per rendere la bevanda più consona alle necessità di chi deve perdere del peso, o comunque di chi vuole assolutamente evitare di ingrassare. Bevande di questo tipo sono in genere contraddistinte con l'aggettivo "zero", il quale fa appunto riferimento alla presenza nulla, o quantomeno trascurabile, di zuccheri.

Vi sono anche delle ulteriori versioni di queste celebri bevande gassate, e sono quelle che prevedono l'assenza totale della caffeina; varianti di questo genere possono rappresentare senz'altro un'ottima idea per i soggetti che hanno delle problematiche a livello cardiaco, o che semplicemente vogliono evitare l'effetto eccitante che contraddistingue tutte le bevande in cui è presente la caffeina.

Ma allora, le bevande gassate nelle loro versioni "light" sono davvero una scelta sana? Sulla base di alcuni studi sembrerebbe di no, anzi andrebbero consumate comunque con la massima moderazione.

C'è chi lo sospettava già da tempo, le bevande gassate dietetiche non fanno troppo bene. Tutte le varie bevande in lattina o bottiglia con i vari suffissi -diet, zero, light, possono aumentare il rischio dell'ipertensione arteriosa e della glicemia alta nei soggetti predisposti. Queste patologie sono la premessa di ben più gravi problemi alla salute, come attacchi cardiaci e ictus.

A onor del vero la "colpa" di questo non sarebbe individuabile nelle bevande dietetiche, ma alla dieta associata al loro consumo.

A giungere a questa conclusione è stata la dottoressa Kiyah J. Duffey, dell'University of North Carolina (Chapel Hill), che ha analizzato i dati sui comportamenti alimentari di 4.000 americani oggi di età compresa tra 50 e 60 anni (avevano 18 e 30 anni quando la ricerca è cominciata a metà degli anni 1980).

Le bevande dietetiche svilupperebbero una sorta di sindrome metabolica associata a cattive abitudini alimentari. La lattina, anche se “diet” è associata ad una dieta sregolata, povera di alimenti come frutta, verdura, cereali integrali e pesce.

Oltre a questo c'è da sottolineare anche che l'aggettivo "dietetica" si confà decisamente male a questo genere di bevande, anche nel caso in cui vengano scelte in una versione contraddistinta da ridotte quantità di zuccheri.





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