Ambrosia – l’allergia autunnale

Che tipo di pianta è? Quali sono i sintomi dell’allergia che scatena?

Ambrosia – l’allergia autunnale

Quando si parla di allergia, il primo riferimento stagionale è sempre stato quello primaverile, ma da qualche anno, quando si tratta quest’argomento, dobbiamo necessariamente specificare di quale stagione si tratta. Esiste infatti l’allergia autunnale che si manifesta alla fine dell’estate: è stato scoperto un nuovo nemico dei soggetti allergici: l’Ambrosia.

Questa è una pianta originaria degli Stati Uniti, arrivata nel nostro paese probabilmente durante la seconda guerra mondiale con l’arrivo dei Cargo americani. Vediamo di capire che tipo di pianta è, quali sono i sintomi dell’allergia che scatena, quando si verifica e quali sono i possibili rimedi contro l’allergia da Ambrosia.

 

  • Ambrosia pianta
  • Allergia
  • Sintomi
  • Soggetti a rischio
  • Prevenzione
  • Cure
  • Vaccini

 

 

Ambrosia pianta

Questa pianta appartiene alla categoria delle Asteraceae ed è anche definita Nettare degli Dei; queste sono classificate come piante infestanti e ne esistono in tutto il mondo circa trenta specie diverse. Il loro aspetto è apparentemente innocuo e soprattutto non attira l’attenzione, cresce nei campi incolti e possono raggiungere una lunghezza variabile di uno o due metri. Possono svilupparsi sotto forma di arbusti e o cespugli, in entrambi i casi rimangono completamente ignorate. La loro facilità di adattamento all’ambiente le vede comparire nelle aiuole urbane, nelle zone verdi della città, nelle aiuole spartitraffico; questo perché questo genere di pianta non ama in modo particolare essere sovrastata da altra vegetazione né l’ombra. Inoltre si trova molto bene nelle zone industriali, così come anche parcheggi sterrati e in tutte quelle zone verdi trascurate dal punto di vista delle azioni tipiche da giardinaggio.

Sono presenti due diversi tipi, quelle annuali e quelle perenni; sono piante monoiche, ossia in una stessa pianta pur rimanendo separate, sono presenti foglie sia maschili e sia femminili. Le foglie hanno forma ellittica, lanceolata, filiforme, la parte superiore ha un colore verde intenso, invece quella inferiore, seppur mantenendo la stessa tonalità, ha una sfumatura più leggera. Inoltre queste presentano una forma di peluria, che le definisce dentate; i pollini di Ambrosia sono appuntiti, a forma di uncini, conformazione che permette a questi di attaccarsi facilmente alle ruote delle autovetture, ad altri animali e agli stessi vestiti delle persone.

La fioritura avviene alla fine del mese di agosto e dura per tutto il mese di ottobre; quando questa avviene, si sprigionano nell’aria tutte le sostanze allergeniche che scatenano nei soggetti più sensibili una forte reazione allergica. In Italia questa pianta si trova principalmente nella parte settentrionale del Paese, soprattutto in Lombardia, regione che sembra essere particolarmente infestata dall’Ambrosia a tal punto, che la lotta a questa pianta e alla sua allergia è stata tratta con la legge.  A causa dell’aspetto dei pollini dell'Ambrosia, ossia uncinati e aculei, si sta trasmettendo anche in altre zone della Nazione. Altre regioni del settentrione, come per esempio l’Emilia Romagna, Torino e, recentemente, anche in alcune zone del centro Italia; i pollini s’insinuano nei copertoni automobilistici e attraverso la rete autostradale possono insediarsi in diverse zone geografiche. È presente anche in diverse Nazioni europee.

Inoltre è risaputo che questa pianta, a causa della sua stessa natura selvaggia, non incontra grosse difficoltà di crescita e insediamento, è resistente al freddo, ma si adatta bene anche alle temperature desertiche.

 

Allergia

Si tratta di una nuova forma allergica che molti ancora sconosco e di cui ignorano la presenza; in questo periodo di transizione autunnale, quando ci abbandonano le calde temperature estive e arrivano quelle più miti, ossia quelle autunnali, si manifesta l’allergia da Ambrosia, che dura fino alla comparsa delle rigide temperature invernali. Molti possono scambiare l’insorgere della sintomatologia di quest’allergia per i primi malesseri di stagione, motivo per cui, oggi è fondamentale eseguire le dovute analisi preventive e, se occorre, anche sottoporsi ai vaccini esistenti contro questa forte forma allergica, di cui parleremo più avanti.

Rispetto alle altre allergie già ampiamente conosciute, seppure i sintomi siano simili, questa si presenta molto più aggressiva e difficile da debellare. I bambini sono i soggetti più a rischio, le loro difese sono ancora deboli e il periodo dell’esposizione alle polveri dell’Ambrosia è abbastanza lungo. Si parla di loro e di una vera campagna preventiva contro l’allergia da Ambrosia in diverse convention pediatriche che si sono svolte nel Lazio, presso la capitale di fatti, in un rinomato ospedale pediatrico, nomi illustri della medicina pediatrica si sono riuniti, e continuano a farlo per affrontare questa emergenza. Di fatti è così che è stata definita. Negli ultimi anni il numero dei soggetti e soprattutto dei bambini che sono risultati sensibili ai pollini dell’Ambrosia è in continuo aumento, per cui è indispensabile far sapere alle famiglie della presenza di questo nemico arrivato da oltreoceano che s’insinua subdolo nelle vite dei nostri bambini italiani.

I dati rivelano che chi soffre con l’Ambrosia, spesso riscontra sofferenza anche con altre patologie affiliate all’allergia da Ambrosia, ossia quella alimentare che vede imputati kiwi, melone, banana e anguria; per poi vedere coinvolta anche quella alla muffa e alle graminacee. Questo perché è stato dimostrato che esistono delle componenti chimiche, presenti sia nell’Ambrosia e sia negli alimenti indicati, che comportano per l’individuo i sintomi esposti nel capitolo successivo.

Sintomi

I sintomi dell’allergia da  Ambrosia:

-        Prurito al naso e agli occhi

-        Rinite

-        Starnuti ripetuti

-        Naso chiuso

-        Difficoltà bronchiali e serie difficoltà a respirare

-        Fiato corto

-        Costrizione toracica

Il soggetto comincia ad avvertire forte prurito a livello nasale e degli occhi, tale difficoltà si unisce a quella degli starnuti ripetuti e frequenti, oltre alla sensazione continua di naso chiuso per poi sfociare in una forte rinite allergica cronica. Tale condizione può aggravarsi ulteriormente e apportare serie difficoltà ai bronchi. In casi gravi le difficoltà respiratorie si associano al fiato corto e a una strana sensazione al torace, come se qualcosa lo opprimesse. Se non s’interviene tempestivamente, le conseguenze possono essere gravi e rischiose per la salute umana. L’allergia da Ambrosia è simile a quella originata dalle graminacee, purtroppo però questa è molto più resistente e violenta.  Il prurito agli occhi non dovrebbe essere sottovalutato, si tratta di congiuntivite allergica e si manifesta con lacrimazione, sensazione di corpo estraneo all’interno del bulbo oculare e arrossamento dell’occhio. Quando siamo in presenta di tutti questi sintomi, è chiaro che parliamo di congiuntive allergenica, la quale è accompagnata alla rinite e sicuramente all’asma stagionale. Difficilmente avvengono casi isolati di congiuntive allergica, quando comincia a essere evidente anche uno dei sintomi appena sopra descritti, bisogna alzare l’attenzione ed essere pronti a contrastare la comparsa di altre patologie, come appunto l’allergia da Ambrosia e l’asma.

Soggetti a rischio

Quando si parla di salute e di eventuali soggetti particolarmente a rischio, le prime figure che spiccano sono quelle dei bambini, soprattutto quando si parla di allergie. Questi di fatti sono più deboli, quindi se esiste una predisposizione alle allergie, è più facile che questi ne rimangano vittime. Per la loro stessa natura, i bambini sono vivaci e svolgono molte attività spesso anche all’aria aperta; sostare in zone altamente infestate dall’Ambrosia, può mettere a rischio tutti i bambini, in particolar modo quelli geneticamente più esposti alle allergie e alle patologie simili.

Uomini e donne sono altrettanto esposti al pericolo, questi però a differenza dei soggetti più piccoli, hanno un sistema di difese immunitarie sicuramente più resistente; può comunque essere seriamente pericoloso per le persone asmatiche; il fiato diventa corto e i bronchi soffrono la stessa attività respiratoria.

 Prevenzione

Come si può prevenire questa forma allergica? Purtroppo parliamo di una pianta che cresce in maniera incolta; si trova nei parchi, nelle aiuole e per le strade delle zone urbane con una variabile densità di abitazione che non può essere calcolata. La prevenzione dovrebbe essere fatta per opera dei comuni, che dovrebbero attivarsi affinché si eseguano lavori di estirpazione di queste piante, lavoro che dovrebbe iniziare a giungo e terminare alla fine di ottobre, quando termina conseguentemente il periodo della fioritura.

Oggi se ne parla sempre più spesso fortunatamente; si svolgono convegni e meeting grazie all’interessamento di alcuni medici specialisti nel settore, che cercando di dare ampia informazione su questa allergia; in particolar modo in  pediatri si espongono in prima linee organizzando eventi e incontri, il cui fine ultimo è quello di salvaguardare la salute dei malati più piccoli, che purtroppo riscontrano sempre maggiori difficoltà durante il periodo terapeutico.

Cure

Come difendersi e curarsi dall’allergia Ambrosia? I rimedi sono gli stessi prescritti per le classiche allergie, quindi antistaminici, spray cortisonici, colliri antinfiammatori, decongestionanti. Quando si verificano condizioni più serie, il medico curante oltre a prescrivere i rimedi sopra citati, indicherà al paziente anche di assumere farmaci broncodilatatori per favorire la respirazione e lenire la sensazione di soffocamento bronchiale. Se il medico lo riterrà opportuno, le prescrizioni dei rimedi sopra citati, potranno avere dosi maggiori rispetto a quelle usate con l’allergia classica primaverile da graminacee; accortezza che deve essere ben ponderata e valutata dal medico di famiglia. Ogni individuo risponde all’allergia Ambrosia e alle rispettive terapie farmacologiche in modo diverso, per questi motivi è sempre bene affidarsi al parere di una figura esperta in materia: un medico e mai favorire il "fai da te".

I pediatri consigliano alle famiglie che hanno bambini fortemente allergici soprattutto all’Ambrosia di recarsi presso zone montane per contrastare gli effetti dell’Ambrosia e dei suoi pollini. Purtroppo non è un’eventualità facilmente eseguibile, motivi scolastici e lavorativi impediscono vacanze in montagna, ma fare anche qualche gita domenicali in queste zone, può aiutare notevolmente la salute del bambino.

Per quanto riguarda l’assunzione dei farmaci indicati, è stato appurato che può essere utile indovinare anche il momento adatto di assunzione degli stessi; è stato di fatti riscontrato un circolo circadiano positivo, il quale indica, che usare i medicinali nelle ore antimeridiane aiuta ad avere un maggiore controllo della stessa rinite e quindi dell’allergia.

Vaccini

Un ottimo rimedio indicato come atto preventivo per le persone e per i bambini in particolar modo, in quanto più colpiti, è quello della vaccinazione. Esistono di fatti i vaccini contro l’allergia da Ambrosia e gli esperti affermano essere molto efficienti contro i pollini di questa pianta. Esiste quello per iniezione cutanea, oppure per assunzione orale tramite gocce o capsule. Quelli sottocutanei hanno una valenza migliore e sicuramente più immediata. I soggetti che intendono sottoporsi a vaccino, dovrebbero farlo durante la stagione invernale, lontano dunque dalla fioritura dell’Ambrosia. Almeno otto settimane prima dell’avvicinarsi della fioritura perl’assunzione orale; le iniezioni dovrebbero iniziare con fasi cicliche nei mesi invernali di gennaio e febbraio.

Quando si manifestano tutti i sintomi sopra descritti, è importante agire tempestivamente affinché non si presentino altre complicazioni. Soffrire di rinite cronica può portare altre conseguenze gravi, come per esempio l’otite e l’insonnia. Questi due fattori sono collegati alla presenza delle secrezioni nasali che se non sono eliminate, possono portare infiammazione all’orecchio e quindi a tutto l’apparato uditivo e disturbare il sonno notturno.

Soffrire di allergia può portare anche un’altra serie di sintomi e complicazioni che danneggiano la qualità della vita dei soggetti allergici. Soffrire di allergia, asma o rinite, può portare anche altri effetti:

-        Cefalea

-        Stanchezza

-        Difficoltà di concentrazione

-        Irritabilità

I soggetti che convivono quasi perennemente con qualsiasi forma allergica sia che questa sia collegata alle graminacee o all’Ambrosia, all’asma ed altre forme di rinite, si trovano coinvolti dagli effetti citati. Questo perché la mancanza di una buona respirazione danneggia il sonno, con conseguenze gravi sulla resistenza fisica; ecco che si accusa affaticamento e debolezza al corpo e alla mente. Le persone diventano irascibili e a subirne è anche la loro vita sociale.

Tiziana Cazziero





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