Un modo sano per dimagrire: dormire!

Come un sonno adeguato può essere di aiuto nel perdere peso

Un modo sano per dimagrire: dormire!

Esiste una relazione complessa tra sonno ed appetito.

 

Anche se per molti anni si è ritenuto che una riduzione delle ore di sonno potesse favorire un più facile dimagrimento, oggi è chiaro che è vera la relazione opposta: la riduzione del sonno, in realtà, porta ad un aumento dell'appetito e ad una riduzione del metabolismo dei grassi corporei, con conseguente aumento del peso e dei depositi adiposi.

 

Una spiegazione semplice per questa relazione tra sonno e peso corporeo potrebbe risiedere in una riduzione del metabolismo basale e dell'attività fisica nelle persone colpite da disturbi del sonno, così come nello stato di stanchezza cronica che porta questi individui a cercare continuamente una ricarica energetica nel cibo.

 

A prima vista, questa potrebbe sembrare una spiegazione plausibile. Tuttavia, la relazione tra sonno ed appetito è di gran lunga più complessa e coinvolge, in primo luogo, due sistemi ormonali: la leptina, ad azione anoressizzante, e la grelina, ad azione opposta, oressizzante.

 

La leptina è un piccolo ormone di natura peptidica, che viene secreto dalle cellule adipose (adipociti) quando il loro contenuto in grassi è elevato. Dopo essere stata secreta, la leptina viene trasportata attraverso il circolo sanguigno all'ipotalamo, una regione dell'encefalo deputata al controllo di un'ampia varietà di funzioni, quali la fame, la sete, la temperatura corporea ed il metabolismo dei grassi. A livello ipotalamico, la leptina agisce sopprimendo l'appetito (effetto anoressizzante) e stimolando il consumo energetico, contribuendo così alla riduzione del peso corporeo e dei depositi adiposi.

 

Al contrario, quando il contenuto di grasso negli adipociti è carente, queste cellule smettono di secernere leptina, cui consegue un aumento del senso di fame (effetto oressizzante) e una riduzione del consumo energetico.

 

L'altro ormone coinvolto nella relazione tra sonno e appetito è la gerlina, un piccolo peptide secreto dalla mucosa gastrica. E' stato dimostrato che la gerlina è uno dei principali ormoni coivolti nella regolazione dell'appetito, con un effetto opposto a quello della leptina, cioè oressizzante. La gerlina stimola la fame e l'assunzione di cibo attraverso due meccanismi: 1) stimolando direttamente l'ipotalamo; 2) aumentando la velocità di svuotamento dello stomaco (e uno stomaco vuoto è una ben nota causa di fame!).

 

Ebbene, ora che sappiamo come agiscono questi due ormoni, non è difficile comprendere perchè una riduzione delle ore di sonno può portare ad un aumento dell'appetito e ad una riduzione del metabolismo dei grassi corporei. E' stato infatti osservato che, in mancanza di sonno, i livelli di leptina si riducono, mentre quelli di gerlina aumentano.

 

L'ipotalamo riceve quindi un duplice segnale diretto ad aumentare l'introduzione di cibo: uno proveniente dai bassi livelli di leptina, l'altro dagli aumentati livelli di gerlina. Ciò porta le persone affette da una deprivazione di sonno a mangiare cibo in eccesso e quindi ad ingrassare. Inoltre, i bassi livelli di leptina sono responsabili di una riduzione del metabolismo dei grassi corporei, con conseguente aumento dei depositi adiposi.

 

Da quanto detto, è quindi chiaro che un buon sonno ristoratore, della durata di 7-9 ore, è essenziale non solo per il benessere e la salute fisica e mentale, ma anche per evitare di mangiare in eccesso e per aiutare il corpo a bruciare più grassi. Due effetti che, in combinazione, sono di fondamentale importanza nel controllo del peso corporeo.

 

Una sana dormita, quindi, per dimagrire! Senza ovviamente dimenticare l'importanza della dieta, dell'attività fisica e degli integratori appropriati.

 

Chiara De Carli





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