La giornata mondiale per un cibo genuino e rintracciabile

Il 19 maggio 2012 in tutto il mondo sarà il primo Food Revolution Day

La giornata mondiale per un cibo genuino e rintracciabile

In questi mesi anche in Italia impazza la dieta Dukan, che prevede un allontanamento iniziale da carboidrati e verdure per perdere rapidamente peso mangiando solo proteine. Per fortuna nel mondo si sta risvegliando anche un sentimento di appartenenza alla natura e sempre più esseri umani capiscono che quella sull'alimentazione è una battaglia che non riguarda soltanto la nostra salute, ma anche il sistema economico a livello globale.

Da anni Slow Food promuove un approccio differente: il cibo deve essere buono (alimenti freschi, di stagione, che esprimano i profumi ed i sapori dei territori da cui provengono), pulito (prodotto senza fitofarmaci tossici, in maniera rispettosa per l'ambiente e, quindi, per l'uomo) e giusto (con un prezzo accessibile per l'utente finale, che ripaghi in maniera corretta contadini e allevatori dall'altro capo della filiera).

Proprio per questo oggi vogliamo parlarvi non dell'apertura di una nuova catena di supermercati, ma  del Food Revolution Day, che si terrà il prossimo 19 maggio. La giornata per la rivoluzione nell'alimentazione prevede il coinvolgimento di 36 città in 18 nazioni, per un totale di 172 eventi. Lo slogan è chiaro: Stand up for real food!, alziamoci in piedi e facciamo sentire la nostra voce per avere cibo vero.

L'idea, nata dallo chef Jamie Oliver con la sua fondazione, in un mondo occidentale che si rivolge sempre più pericolosamente ad alimenti preconfezionati da scaldare nel microonde, è quella di ripartire proprio dagli ingredienti, dalla loro origine tracciabile, mettendoli in condivisione, e dalla cucina, un'arte millenaria che è stata anche una fondamentale tecnica di comunicazione fra popoli e culture. 

La giornata si struttura come una piattaforma su cui possono salire tutti: cuochi, gourmet, semplici cittadini, contadini, ristoranti, blogger che si interessano di cibo, aziende alimentari. Si possono organizzare esperienze formative come corsi, seminari, visite guidate, sessioni di cucina oppure eventi in cui si mangia in maniera creativa.

Il sito raccoglie tutti gli eventi e li geolocalizza sulla mappa globale, in modo che chiunque possa partecipare.
Una forma di educazione alimentare in cui non si studia ma si sperimenta e si mettono le basi per un movimento globale che faccia massa critica contro gli attentati alla nostra salute che a volte l'industria alimentare mette in atto, con l'unico scopo di aumentare a dismisura la produzione.

Purtroppo (o per fortuna, visto che potrebbe essere il segnale che nel nostro paese si sta già facendo qualcosa in questo senso) in Italia non ci sono eventi in programma, ma di qui ad un mese, qualcuno potrebbe farci un pensierino ed aderire all'iniziativa. Nel caso, fatecelo sapere!





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