Alimentazione sensoriale: la nuova frontiera delle diete dimagranti

Non si mangia solo con la bocca, ma anche con gli occhi e soprattutto con il naso

Alimentazione sensoriale: la nuova frontiera delle diete dimagranti

Una ricerca olandese pubblicata ieri sulla rivista Flavour ha portato alla luce degli aspetti davvero molto suggestivi connessi al mondo dell'alimentazione, scopriamo subito di che cosa si tratta.

In questa ricerca è stato dimostrato come la quantità di cibo che viene ingerito ha un legame con il suo odore, o meglio con l'intensità dell'odore stesso.

Nello specifico la ricerca in questione ha evidenziato che tanto più forte è l'aroma di una pietanza, a prescindere da quale sia la sua tipologia, tanto più si è portati a mangiarla in quantità moderate.

Questa peraltro non è la sola implicazione nata da questa ricerca: tale studio olandese ha affermato infatti che l'aroma di una pietanza sarebbe inversamente proporzionale anche alla grandezza dei bocconi, nonché alla rapidità con cui l'alimento viene mangiato.

Nello specifico, per giungere a questo risultato così particolare è stata effettuata facendo mangiare ad alcune persone diversi tipi di bignè alla crema, i quali avevano appunto un'aroma di differente entità: il comportamento riscontrato confermerebbe appunto quanto è stato affermato in precedenza.

Ovviamente tutto ciò ha avuto delle implicazioni interessanti per quel che riguarda il mondo della nutrizione, in tanti infatti si sono chiesto se preparare pietanze dall'aroma particolarmente intenso non possa essere utile per chi sta seguendo una dieta dimagrante e desidera dunque perdere degli indesiderati chili di troppo.

L'idea è molto allettante, e probabilmente in pochi ad oggi hanno immaginato una possibilità del genere: quando si parla della necessità di dimagrire si è portati a pensare, come è giusto che sia, alla quantità di alimenti e alla loro composizione nutrizionale, ma la possibilità di intervenire sul loro aroma è davvero una novità assoluta.

Che cosa si può dire a tal riguardo?

Sicuramente degli ingredienti che possono influire in modo importante sull'odore di un alimento sono le spezie, di conseguenza può essere una buona idea quella di prevederne nella preparazione di alimenti dedicati a chi ha bisogno di dimagrire.

Da questo punto di vista è un consiglio ottimo quello di optare solo ed esclusivamente per spezie naturali, evitando quelle di sintesi chimica industriale; d'altronde le spezie naturali dall'aroma intenso sono davvero tantissime, di conseguenza non c'è motivo di rinunciare alla qualità e alla genuinità.

Parallelamente a questo è utile sottolineare che le spezie vantano tantissime proprietà interessanti, e da questo punto di vista gli esempi si sprecano: i chicchi di garofano favoriscono la circolazione, la curcuma è un fortissimo antiossidante, il cumino è un ottimo digestivo, lo zenzero è considerato un valido aiuto nelle diete dimagranti.

Le spezie potrebbero dunque essere le degne protagoniste dell'alimentazione alla luce di queste novità a cui si è fatto riferimento: naturali e fortemente aromatiche, potrebbero realmente implicare un grande miglioramento delle abitudini alimentari.

Relativamente a questa novità così intrigante relativa al mondo della nutrizione si è parlato di alimentazione sensoriale, ovvero di un'alimentazione in cui l'aspetto emotivo ha davvero una grandissima influenza e può rivelarsi utile per agevolare la persona nel raggiungimento dei suoi obiettivi.

D'altronde il fatto che l'alimentazione sia sensoriale non può essere considerato una novità assoluta: il cibo alletta grazie al profumo, e anche grazie alla vista, anzi le sensazioni di appetito e di desiderio nei confronti di un determinato alimento sono strettamente connesse al fatto di averlo dinanzi e di poterlo apprezzare.

Le implicazioni tra il mondo dell'alimentazione e quello psichico e sensoriale sono in realtà davvero tantissime, e questo altro non è che un semplicissimo esempio: il legame tra l'aroma di un alimento e il desiderio di mangiarlo, o meglio e la quantità che si desidera assumerne, è una novità che merita senz'altro di essere approfondita.

Ovviamente si sta parlando di una ricerca molto "sui generis", non di una scoperta medica di cui si è ampiamente parlato, ad ogni modo è fuori di dubbio il fatto che quanto è stato dichiarato dai protagonisti di questo studio spalanca degli orizzonti molto interessanti.

Evitando i clamori e le conclusioni affrettate, che troppo spesso, purtroppo, vengono individuate nel web, si può affermare senza esitazioni che un maggiore utilizzo delle spezie in cucina potrebbe essere davvero prezioso in tale ottica e ad ogni modo non può che essere considerato in modo positivo, dal momento che le spezie come detto sono un alimento naturale al 100% e le varie tipologie presenti in natura possono garantire degli effetti benefici tanto disparati quanto interessanti.

Questa nuova e particolare idea di "alimentazione sensoriale" che è stata presentata sulla rivista Flavour merita dunque la dovuta considerazione e potrebbe aprire, perché no, degli interessanti scenari in un futuro prossimo.










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