Protetti dal sole con la dieta per la tintarella
Anche se a piccoli sprazzi, alternato alla pioggia, a maggio il sole comincia a farsi vedere e soprattutto a farsi sentire sulla nostra pelle. Vi abbiamo già parlato del test per misurare il vostro fototipo e delle precauzioni necessarie per difendere la pelle dai pericolosi raggi ultravioletti, il cui indice è in aumento a causa dell'allargamento del buco nell'ozono provocato dall'inquinamento atmosferico.
Oggi vogliamo proporvi una panoramica sugli alimenti che possono aiutarci ad ottenere un'ottima abbronzatura. Se infatti troppo sole fa male, niente ci vieta di migliorare, affinare la nostra tintarella con l'ausilio di cibi sani e genuini.
Innanzitutto cominciamo dalle sostanze da evitare: l'acido ascorbico, meglio conosciuto come vitamina C, rallenta abbronzatura, perciò tutti gli agrumi e i succhi che contengono agrumi non sono indicati, così come i cibi fritti, piatti con sughi molto ricchi e formaggi stagionati, cibi in salamoia e conserve, caffè, alcolici ed alcune erbe aromatiche, come il prezzemolo, il cerfoglio (una variante più delicata del prezzemolo molto usata in Franzia) e il crescione.
La dieta della tintarella comincia con molta frutta e verdura di stagione, che rende la vostra pelle sana, lucente, pronta a dorarsi. Cosa si si intende con mangiare molta frutta e verdura? Almeno 3-4 porzioni di frutta e 2-3 di verdura al giorno. In special modo il beta-carotene è contenuto in carote, peperoncini e peperoni, zucche, spinaci e cavoli, meloni, mele, albicocche e ciliegie.
Poi c' la vitamina A (che mantiene la pelle idratata), di cui il mango è l'alimento più ricco, presente anche in pomodori maturi, spinaci, pesche, meloni, pesce.
La lista vegetariana per la dieta dell'abbronzatura prosegue con un frutto prelibato come l'avocado (con cui si prepara l'ottimo guacamole), legumi come lenticchie, soia e fagioli (compresa la soia)... tutti alimenti che contengono biotina, meglio conosciuta come vitamina H (o B6-B7), essenziale nello sviluppo cellulare dell'epidermide e presente anche nel latte e nei suoi derivati, nel tuorlo d'uovo e nei frutti di mare.
Una parentesi a parte va aperta per i cetrioli, che sono in grado di fare grandi cose per la pelle. Puliscono la pelle grassa e contengono molto zolfo, oltre che per via orale, possono essere utilizzati per maschere o semplicemente strusciati sulla pelle. Garantiscono inoltre un'azione rinfrescante in caso di scottature o esposizione prolungata, proprio come fanno l'aloe vera e l'aloe arborescens.
Tra la frutta poi meritano anche di essere ricordati i melograni, ricchi di polifenoli, che favoriscono lo sviluppo di una pelle sana ed elastica, prevenendo le macchi e i segni di invecchiamento.
Questi alimenti naturalmente devono essere assunti a partire da diverse settimane prima dell'esposizione solare e maggio sembra essere proprio il mese adatto.
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Chiara
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Riccardo
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REBECCA