Omega-3 per la depressione

Effetti anti-depressivi degli acidi grassi omega-3

Omega-3 per la depressione

Non si può certo affermare che al giorno d'oggi l'alimentazione sia carente di grassi.

Tuttavia esiste una particolare categoria di grassi, gli acidi grassi omega-3 (presenti soprattutto in alcuni tipi di pesce, come il salmone e le sardine), che spesso manca o non è sufficiente nella dieta. Una carenza che, in alcune persone, può essere responsabile dell'insorgenza o dell'aggravamento di alcune forme di depressione.

Sebbene gli acidi grassi omega-3 non possano essere considerati come trattamento di prima scelta per la depressione maggiore o per quella bipolare, possono invece essere di estremo aiuto nel trattamento della depressione lieve, come ad esempio quella stagionale, oppure come terapia complementare a quella farmacologica per il trattamento delle forme più gravi di depressione.

E' stato infatti osservato che l'integrazione della dieta con acidi grassi omega-3 è in grado di ridurre considerevolmente i sintomi nei pazienti colpiti da depressione maggiore, anche se i risultati sono meno evidenti per i soggetti affetti da depressione bipolare.

 

E' promettente comunque l'utilizzo degli omega-3 per il trattamento della depressione post-partum, anche se le ricerche in questo campo sono ancora in corso. E' stato infatti osservato che le donne colpite da depressione post-partum presentano tendenzialmente una carenza di acidi grassi omega-3.

 

Poichè l'assunzione di farmaci antidepressivi da parte della madre potrebbe avere conseguenze deleterie sul feto (durante la gravidanza) o sul bambino (durante l'allattamento), la speranza dei medici è che gli acidi grassi omega-3 possano dimostrarsi, in un futuro non molto lontano, una reale ed efficace soluzione preventiva e curativa nei confronti della depressione post-partum.

 

Chiara De Carli





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