Morbillo : a rischio non solo i bambini ma anche gli adulti

Morbillo : a rischio non solo i bambini ma anche gli adulti

Ultimamente si sente molto parlare del morbillo. Ma cos’è il morbillo?

Il morbillo è una malattia esantematica virale, molto contagiosa, provocata da un virus chiamato morbillivirus. Colpisce in particolare i bambini piccoli tra 1 e 3 anni di età ma non è escluso che colpisca anche gli adulti tra i 20 e i 30 anni.

Quando il virus colpisce gli adulti alcune complicazioni si possono presentare anche al termine della malattia stessa, è quindi opportuno non sottovalutare ulteriori sintomi  e disturbi che si possono manifestare anche dopo una o due settimane dalla fuoriuscita del rush cutaneo.

Ad esserne più predisposti al contagio sono.

  • i bambini,
  • donne in gravidanza,
  • gli adulti non vaccinati,
  • adulti con il sistema immunitario indebolito da malattie come la leucemia e l’AIDS,
  • adulti e bambini malnutriti,
  • adulti e bambini con carenza di vitamina A.

Da tenere presente è che negli adulti il virus del morbillo tende a manifestarsi in maniera più aggressiva rispetto ai bambini.


Quali sono i sintomi?

Il morbillo si manifesta con la comparsa di chiazze rosse su tutto il corpo che causano prurito e fastidi. Ad accompagnare le macchie, molto simili alla rosolia, vi sono anche altri sintomi che nella fase pre-esantematica sono:

  • la febbre lieve,
  • la tosse,
  • il raffreddore,
  • malessere,
  • dolori articolari e muscolari,
  • occhi rossi.

Mentre nella fase esantematica sono:

  • febbre alta
  • congiuntivite e fotofobia,
  • diarrea,
  • macchie rosse su tutto il corpo,
  • macchie all’interno del palato.

Per gli adulti i sintomi, al contrario dei bambini, possono variare o non manifestarsi nella loro forma tipica.


Come si trasmette il morbillo?

Essendo una malattia infettiva altamente contagiosa, per la trasmissione basta davvero poco.

Due sono le vie aeree che possono diffondere il virus nell’aria: il naso e la bocca. Basta uno starnuto o un colpo di tosse per poter essere infettati.

Il morbillo si può trasmettere quando compare il primo sintomo cioè la febbre, in questo caso la contagiosità è massima e può durare fino a tre giorni,  oppure fino ai cinque giorni successivi alla fuoriuscita delle macchie cutanee, in questo caso la contagiosità è media.


Qual è la durata media del morbillo?

La durata media può estendersi da 10 giorni ai 20. Il morbillo non si manifesta immediatamente dopo il contagio ma ha un’incubazione di circa 10 giorni.  Durante questa fase il morbillo può essere completamente asintomatico o può portare piccoli sintomi come cefalea e diarrea. Decorsi questi 10 giorni prende avvio la fase prodromica dove il primo sintomo è la febbre e la comparsa di piccole macchie all’interno della bocca, dopo 5 -7 giorni l’esantema si diffonde su tutto il resto del corpo e si ha terza e ultima fase che è quella esantematica.

Successivamente i sintomi cominciano ad alleviarsi piano piano fino a scomparire definitivamente, anche le macchie sulla pelle dapprima rosse, assumono una colorazione violacea o marrone che scomparirà del tutto senza lasciare alcuna traccia sulla pelle.


Come si manifesta negli adulti?

Il morbillo negli adulti si manifesta nel medesimo modo dei bambini. La febbre può raggiungere anche i 39 gradi e può portare spossatezza e difficoltà nello svolgimento  delle normali attività quotidiane. Negli adulti oltre a manifestare i sintomi sopraelencati in maniera più aggressiva può con più facilità portare a complicazioni serie quali:

  • otite,
  • polmonite,
  • laringite,
  • broncopolmonite,
  • encefalite nei casi più gravi,
  • in caso di gravidanza può provocare l’aborto, la nascita prematura del feto o la minima crescita del peso del bambino.

 

Il morbillo tende a colpire maggiormente i bambini perché il loro sistema immunitario è più debole rispetto a quello degli adulti. Contrarre il morbillo per gli adulti è molto più difficile ma non impossibile.

Se i bambini hanno contratto il virus del morbillo è meglio prendere le distanze finché la malattia non sia più contagiosa.


Quali sono i rimedi?

Non esiste una cura o un farmaco specifico che possa bloccare lo sviluppo del virus all’interno dell’organismo. Il miglior rimedio contro il morbillo è il riposo. Restare in casa il più possibile in modo da evitare di contagiare altre persone.

Sia nel caso dei bambini che nel caso degli adulti per abbassare la febbre, bloccare la tosse e il raffreddore è sufficiente assumere farmaci sintomatici che permettono di abbassare la febbre e quindi la temperatura del corpo.

La notizia positiva è che una volta contratto il morbillo non si manifesterà più per il resto della vita perché garantisce all’organismo l’immunità.

Un altro rimedio contro il morbillo è la vaccinazione che può essere effettuata anche in età adulta ed è particolarmente consigliata:

  • al personale sanitario,
  • ai bambini,
  • agli adulti che si trovano ad avere in famiglia un membro colpito dal morbillo,
  • agli adulti che non lo hanno mai contratto.

 
Introdurre nell’organismo liquidi è fondamentale per non disidratarsi soprattutto se si ha diarrea e febbre alta. I liquidi possono essere assunti sottoforma di tisane o tè che magari bevute calde con del miele riescono a calmare la tosse e a riaprire le vie respiratorie.  È poi importante sforzarsi di mangiare anche quando non si ha fame, introdurre alimenti ricchi di vitamine e sali minerali permettono all’organismo di rafforzare il proprio sistema immunitario e quindi di guarire prima.



 




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