Gravidanza, controlliamo la pressione alta

La pressione alta può diventare pericolosa in gravidanza, ecco perché.

Gravidanza, controlliamo la pressione alta

La gravidanza rappresenta un periodo particolare nella vita di una donna. Quest’ultima è continuamente soggetta a cambiamenti fisici, psicologici e la stessa sensazione del suo corpo inizia a mettere in evidenza dei cambiamenti importanti, spesso anche vitali per la stabilità della salute della donna in gravidanza.

Un evento che può caratterizzare e influire la vita della gestante in modo preoccupante è sicuramente la pressione alta, che causa una grave patologia chiamata gestosi.

I rischi che si riscontrano con la pressione alta, sono molto preoccupanti, in quanto la vita della futura mamma e quella del nascituro possono essere messe a forte rischio.

La pressione alta purtroppo ancora oggi nel mondo moderno e civilizzato occidentale rappresenta una percentuale notevole di mortalità della donna in gravidanzae nei neonati, perché predispone altri fattori a catena come il distacco precoce della placenta, la coagulazione intravasale, emorragia cerebrale, e insufficienza epatica.

Quanto detto è sicuramente fonte di preoccupazione, ma allo stesso tempo si può vivere più serenamente questo problema, perché sono messe in atto delle terapie specifiche per controllare la pressione alta durante la gravidanza.

In genere la pressione alta si manifesta nel secondo trimestre della gravidanza, qualora s’iniziasse a manifestare i medici sono tenuti a eseguire ripetuti controlli su questa, e a indicare la terapia idonea per controllarla.

In genere prima di utilizzare i farmaci preposti al controllo della pressione alta, si aspetta che i livelli siano uguali o superino i 100 mmHg.

In presenza invece dei livelli leggermente inferiori a quelli appena indicati, quindi tra 90 e 99 mmHg, il ginecologo curante, la prima indicazione che ha verso la sua paziente , è sicuramente quella di adottare un’alimentazione sana, adottando se necessario anche un regime dietetico al fine di eliminare qualche di troppo.

Inoltre, si consiglia un’immediata moderazione di sodio alimentare, e quindi suggerire un’alimentazione con poco o priva di sale, ed eliminare il consumo di alcol e fumo, questi due a prescindere dalla presenza dalla pressione alta, dovrebbero essere eliminati a priori non appena la donna scopre di essere rimasta incinta.

Adottando queste severe indicazioni i rischi che si corrono con la pressione alta durante la gravidanza, diminuiscono notevolmente per entrambi le parti interessate.

Le complicazioni più gravi se il medico lo ritiene opportuno si evolvono con il ricovero in ospedale della donna in gravidanza e se necessario parto prematuro per inibire eventuali complicazioni maggiori.

Tiziana Cazziero





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