Demenza precoce: test di riconoscimento dei volti noti utile per Alzheimer

Il test dei volti noti permette di individuare la demenza precoce

Demenza precoce: test di riconoscimento dei volti noti utile per Alzheimer

Demenza precoce: test di riconoscimento dei volti noti è utile per la lotta cotro l'Alzheimer. Il test dei volti noti permette di individuare la demenza precoce e quindi contribuire alla lotta contro l'Alzheimer. I ricercatori affermano, come viene riportato dalla BBC news,  che chiedendo ai pazienti di identificare le immagini di personaggi famosi, come Elvis Presley e Diana si può evidenziare la presenza di demenza precoce. I medici attualmente utilizzano semplici test di abilità mentale per lo screening della malattia, ma gli esperti statunitensi ritengono che sia utile l’introduzione del test di riconoscimento facciale. La ricerca della Northwestern University di Chicago ha scoperto che gli individui con esordio precoce dell’afasia progressiva primaria (PPA), una rara forma di demenza, non hanno riconosciuto 20 personaggi famosi, tra cui John F Kennedy, Albert Einstein e Martin Luther King. Lo studio, pubblicato sulla rivista Neurology, ha affermato che grazie al test di riconoscimento facciale si è evidenziata la demenza precoce. La metodologia del riconoscimento facciale è molto semplice, si mostrano ai pazienti le foto dei personaggi famosi e se riconosciuti si assegna un punto. Se i volti noti non sono riconosciuti, come è accaduto per i malati di PPA non si guadagnerà alcun punteggio. Le ragioni secondo i ricercatori sono da attribuire a delle cause profonde che impediscono il riconoscimento dei volti noti. Scansioni del cervello dei partecipanti con PPA hanno rivelato la perdita di tessuto cerebrale in aree che si occupano di riconoscere i volti.La necessità di fare una diagnosi precisa per le persone affette da  demenza è molto improntante, soprattutto perché è difficile distinguere le varie forme di demenza esistenti e quindi accedere a cure e trattamenti adeguati. Questo studio ricopre ruolo importante proprio nella comprensione del modo in cui il cervello è influenzato da diverse forme di demenza, quindi aiuta nella diagnosi, soprattutto nell’individuare le forme più rare di demenza, che potrebbero altrimenti passare inosservate. Il test del riconoscimento facciale è non ancora applicato per tutti i tipi di demenza, quindi oggi si sta verificando la sua utilità anche su altre forme di demenza. 

 





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