Creato un mini-stomaco umano con le staminali

Negli Stati Uniti alcuni scienziati sono riusciti ad ottenere questo prezioso risultato. Quali prospettive si aprono?

Creato un mini-stomaco umano con le staminali

E' una notizia davvero molto interessante, dal punto di vista medico e scientifico, quella che proviene dagli Stati Uniti: alcuni scienziati del Cincinnati Children's Hospital Medical Center sono riusciti a creare, adoperando le cellule staminali, un mini-organo umano.

 

Si tratta, nello specifico, di un mini-stomaco realizzato con tessuto funzionale e tridimensionale, un organoide di dimensioni molto piccole il quale rappresenta, tuttavia, i primo caso in assouto di riproduzione in 3D di un organo analogo a quelli umani.

 

E' stato il Professor Jim Wells ad aver diretto questo team di ricercatori, e lo stesso docente ha avuto modo di sottolineare come, i risultati ottenuti, siano da considerarsi davvero straordinari dal punto di vista dei possibili impieghi futuri in ambito medico.

 

Dal punto di vista pratico, come possono questi organoidi in 3D rivelarsi utili dal punto di vista medico e terapeutico?

 

Questi particolari organi non possono, perlomeno al momento, far immaginare di poter rimpiazzare gli organi umani danneggiati con delle ricostruzioni eseguite manipolando cellule staminali, tuttavia vi sono certamente degli altri risvolti positivi a carattere medico che sembrano essere assolutamente concreti.

 

Jim Wells, infatti, ha portato avanti con successo questo progetto con una finalità particolare, ovvero quella di ricostruire le fasi con cui viene a manifestarsi una patologia molto temuta, ovvero il cancro allo stomaco.

 

Questo organoide, in effetti, potrà certamente consentire agli scienziati di approfondire in modo adeguato questo aspetto, dunque potrà contribuire non poco all'avanzamento della ricerca per quanto riguarda il contrasto a questa forma tumorale.

 

Non solo: questo organo in 3D ricreato attraverso staminali saprà rivelarsi utile anche in modalità differenti, ovvero valutando gli effetti concreti che riescono ad offrire varie tipologie di medicinali, nonchè per quanto riguarda il contrasto a patologie di tipologia differente rispetto a quelle a carattere tumorale, come ad esempio il diabete.

 

Questo mini-stomaco in 3D ha delle dimensioni indicative di 3 mm di diametro, ed è stato ricreato da team di Jim Wells attraverso un elaborato processo scientifico.

 

Nello specifico, gli scienziati hanno adoperato delle cellule staminali utrapotenti, con delle capacità davvero molto elevate di generare dei nuovi tessuti, e tramite appositi processi sono riusciti a "costringerle" a divenire un organoide pressochè analogo, appunto, ad uno stomaco umano.

 

Il Professor Wells, nel sottolineare il grande risultato ottenuto, non ha dimenticato di evidenziare come, per il raggiungimento di questo successo, siano state assolutamente fondamentali tutte le ricerche scientifiche relative alle cellule staminali che sono state effettuate in precedenza, da parte di colleghi di ogni parte del mondo.

 

Il fatto che, appunto, si sia riusciti ad ottenere un risultato di questo tipo, è da considerarsi sicuramente un interessante traguardo dopo anni ed anni in cui si sono impiegate grandi risorse in questo tipo di ricerca.

 

Certo, il risvolto pratico è comunque ben distante da quello che, i più ottimisti, profilavano fino a poco tempo fa. Le potenzialità delle cellule staminali, come noto, sono teoricamente elevatissime, ma ancora la scienza medica non è riuscita a dare risposte di carattere "rivoluzionario".

 

Le cellule staminali, d'altronde, sono state oggetto di molte polemiche nel corso degli ultimi tempi: da un lato, molti medici si sono espressi in modo scettico, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di curare, in questo modo, patologie particolarmente temute quali i tumori, per contro c'è stato anche chi, pur senza avere particolari qualifiche, ha dichiarato di essersi curato con cellule staminali ottenendo degli ottimi risultati.

 

Gli eccessivi entusiasmo, come detto, non hanno mai trovato conferma, ed è obiettivamente una cosa positiva evitare i proclami per non dare, a chi ha bisogno, delle speranze destinate a rivelarsi infondate.

 

Questa nuova scoperta scientifica, invece, può realmente dare alle cellule staminali una dimensione tanto preziosa quanto verosimile a livello medico, e si spera, ovviamente, che gli scienziati possano usufruire in modo ottimale di questa nuova opportunità di ricerca.

 

Un altro auspicio particolarmente importante, inoltre, è che le cellule staminali riescano a rivelarsi realmente utili a livello medico anche sotto dei nuovi punti di vista.

 

Riccardo G.





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