Autismo infantile

Che cos'è l'autismo infantile? Come si manifesta?

Autismo infantile

L’autismo infantile è una patologia piuttosto temuta, in quanto può rendere molto critica la socializzazione primaria del bambino e può compromettere in modo importante la sua naturale capacità di relazionarsi con gli altri.

L’autismo infantile allo stesso tempo, purtroppo, ha un’influenza negativa sulla qualità della vita del piccolo, il quale assai spesso risulta introverso, demotivato, giù di umore.

L’autismo riguarda, indicativamente, una cifra che spazia da 5 a 50 bambini su 1000, e si tratta di una patologia “giovane”, trattandosi di una malattia che è stata ufficialmente riconosciuta come tale solo in tempi relativamente recenti.

Nella grande maggioranza dei casi, inoltre, l’autismo si manifesta nei primissimi periodi di vita del bambino, dunque prima del compimento del terzo anno di età, e la grande complessità di questo stato patologico è certamente legata anche al fatto che può verificarsi in modalità molto differenti tra loro.

L’autismo infantile è certamente la forma di autismo più diffusa, ma anche ragazzini o adulti possono loro malgrado ritrovarsi a dover fronteggiare tale problema di salute.

 

Autismo: perché oggi se ne parla così tanto?

Ancor prima di approfondire il concetto di autismo dal punto di vista medico è interessante chiedersi come mai l’interesse sociale nei confronti di questa patologia stia crescendo in modo così importante negli ultimi periodi.

Le ragioni sono differenti, a cominciare dal fatto che, come detto, questa patologia è ufficialmente riconosciuta solo da tempi piuttosto brevi.

Non si può inoltre trascurare il fatto che alcuni dati statistici dimostrano come l’autismo sia in leggera crescita nel corso degli ultimi anni, e ciò ovviamente ha aperto ampi dibattiti circa le sue possibili cause.

È una voce piuttosto insistente, negli ultimi periodi, quella secondo cui i comuni vaccini suggeriti per preservare la salute dei più piccoli possano incrementare la possibilità ch il piccolo possa essere interessato da autismo, tuttavia questo nesso non solo è del tutto privo di fondamenti scientifici, ma diversi studi specifici hanno dimostrato come non possa esservi alcun legame tra l’effettuazione del vaccino e l’insorgere di queste malattie.

Il dibattito a riguardo, ovviamente, è pressochè all’ordine del giorno, ma è corretto sottolineare che la scienza si è espressa in modo netto ed inequivocabile circa questa questione.

 

Che cos’è l’autismo infantile

Definire l’autismo infantile non è cosa semplice, dal momento che questa malattia include una ricca gamma di sfaccettature e può presentarsi, come detto in precedenza, in modalità molto differenti.

Il bambino autistico ha delle manifestazioni di carattere comportamentale piuttosto evidenti: il piccolo, infatti, interagisce con l’esterno in modo assolutamente minimo, cerca in tutti i modi di evitare i contatti con gli altri, sia per quanto riguarda il rapporto con i genitori e gli adulti in generale che con gli altri bambini, dunque a scuola o all’asilo, e risulta dunque visibilmente chiuso in se stesso.

Nei casi più gravi l’autismo può implicare addirittura che il piccolo, chiamato per nome, non fornisca alcuna risposta; un comportamento di questo tipo è spesso letto, dai genitori, come un possibile problema di sordità, in realtà il bambino in questi casi non ha nessun difetto in tal senso, ma convive piuttosto con una problematica inerente la sua sfera psichica, quale appunto l’autismo.

Il primo professionista a parlare di autismo come un’autentica patologia fu Leo Kanner, uno psichiatra scomparso nel 1981 che dedicò grandi studi a questo problema di salute e che contribuì in modo importante all’individuazione delle cause dell’autismo, circa le quali ancora oggi vi sono diversi punti oscuri.

 

Le cause dell’autismo infantile

Una patologia complessa come questa non può che rivelarsi alquanto articolata anche nelle sue cause, ed effettivamente in questo senso, per quanto si siano registrati dei grandi progressi medici, non è possibile sbilanciarsi in modo definitivo su quali siano le cause dell’autismo infantile.

Come precedentemente accennato, la scienza ha al momento accantonato qualsiasi spiegazione priva di riscontro medico, come ad esempio l’infondato legame tra effettuazione di vaccini e insorgere della patologia.

Al momento, l’aspetto su cui i medici internazionali hanno posto maggiore attenzione è di natura puramente genetica: l’autismo, infatti, verrebbe a formarsi soprattutto per via di particolari condizioni verificatesi durante lo sviluppo del sistema nervoso.

 

Autismo infantile: come si manifesta?

Riconoscere i sintomi dell’autismo infantile è importante affinchè ci si rivolga con la dovuta celerità ad un professionista per una visita specialistica; è inutile dire, ovviamente, che solo un medico può diagnosticare l’autismo.

Affinchè l’autismo venga riconosciuto per tempo, ovviamente, è fondamentale il ruolo dei genitori e dei parenti tutti, i quali non devono assolutamente sottovalutare dei particolari comportamenti nel piccolo, soprattutto qualora siano reiterati.

Come detto in precedenza, tra i più tipici sintomi dell’autismo vi è il fatto di interagire in modo assolutamente minimo con l’esterno; nei casi più gravi, si accennava, il bambino può arrivare perfino a non reagire nel caso in cui sia chiamato per nome.

Il bambino autistico è, in generale, piuttosto mogio, triste, introverso, manifesta forte imbarazzo, se non addirittura malessere, nei momenti di socialità, e di dimostra impassibile anche dinanzi a stimoli che dovrebbero causare in lui delle emozioni.

Non è raro, inoltre, che l’autismo infantile si manifesti anche in altri modi: alcuni bambini, ad esempio, hanno dei forti attacchi di rabbia e di aggressività, altri compiono dei movimenti in modo ripetitivo, altri ancora hanno difficoltà a dormire, oppure sono eccessivamente legati alla loro cameretta e a luoghi a loro familiari, al punto da avvertire malessere nel momento in cui vi si allontanano.

 

Terapie per l’autismo infantile

Qualora un genitore abbia anche solo il vago dubbio che il proprio bambino possa essere interessato da autismo, non deve quindi esitare nell’affidarsi ad un medico specializzato; nei primi anni di vita, d’altronde, è sempre un buon consiglio quello di controllare in modo minuzioso la salute del bambino, e questa raccomandazione vale anche per eventuali problematiche inerenti la sfera psichica.

Nel caso in cui il medico dovesse diagnosticare un caso di autismo infantile, potranno essere intrapresi dei percorsi terapeutici molto differenti.

Nella grande maggioranza dei casi, l’autismo infantile viene fronteggiato esclusivamente tramite delle terapie che agiscono in modo diretto sulla sfera psichica: molti professionisti, ad esempio, riescono a stimolare la normale socialità del piccolo facendo leva sulle poche cose per le quali il bimbo dimostra un qualche interesse, come ad esempio la musica, oppure dei giochi.

La prescrizione di medicinali, di norma, avviene solo nel caso in cui il bambino abbia delle manifestazioni piuttosto evidenti, come ad esempio forti picchi di rabbia, che devono essere opportunamente placate.





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