Tumore alla prostata, ridotto con una pianta del Gargano
Una pianta del Gragano ridurrebbe del 50% il tumore alla prostata in un mese

Questa volta si parla di una pianta del Gargano, che avrebbe positiva sul tumore alla prostata, nota sin dai tempi della Magna Grecia perché uccideva i cammelli che se ne cibavano.
Uno studio dell’Università del Wisconsin e del Texas-San Antonio sulla Thapsia garganica o anche Firrastrina comune, nota fino ad oggi per la pericolosità nei confronti degli animali per le sue applicazioni come antitumorale. .
Come si chiama il suo principoo attivo?
Il principio attivo si chiama Tapsigargina
Come agisce?
E’ un inibitore degli enzimi dell’ ATPasi.
Qual è il suo uso farmacologico?
Il farmaco si chiama G202 e si potrebbe usare contro i tumori.
Come agirebbe sui tumori?
La sostanza iniettata nel corpo entra in circolo, raggiunge l’organo malato in modo selettivo e senza creare danni agli organi sani, inibisce la formazione di una proteina che così consente al principio attivo di agire sul bersagli.
La sperimentazione condotta sul tumore prostatico ne ha evidenziato una riduzione del 50% in 1 mese.
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