La radiazione solare ultravioletta

L’energia che il sole esprime è dispensata sotto forma di radiazioni elettromagnetiche. Ma cosa arriva sulla terra?

La radiazione solare ultravioletta
La luce del sole (come quella di una comune lampadina) appare ai nostri occhi come. In realtà, se un raggio di luce attraversa un prisma, uscito da esso il raggio proietta una striscia di sette colori, distribuiti sempre nello stesso ordine: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto. Tale striscia costituisce il cosiddetto spettro della luce solare.

Lo spettro solare che raggiunge la superficie della terra rappresenta una piccola frazione dell’energia emessa dal sole: ciò avviene per la presenza dell’atmosfera ed in particolare dello strato di ozono (O3) nella stratosfera, che agisce come filtro assorbendo le radiazioni al di sotto dei 285 nm (nm=nanometro: è per convenzione l’unità di misura delle radiazioni solari). Quindi la luce solare che arriva sulla terra è costituita da: è formata da: raggi UV (UVA,UVB) per lo 8%; raggi che cadono nello spettro del visibile per il 39%; raggi infrarossi per il 53%.

I raggi UVA hanno lunghezza d’onda compresa tra 315 e 400 nm Costituiscono le radiazioni più vicine al campo del visibile e per questo sono le meno dannose anche se sono responsabili dell’invecchiamento della pelle e della cataratta.

I raggi UVA sono in grado di attraversano il vetro e provocano una immediata leggera pigmentazione, la cosiddetta pigmentazione diretta, il cui grado di abbronzatura dipende dal tipo di cute del soggetto, dal grado di abbronzatura precedente e dalla durata dell’esposizione: è più intensanei soggetti di carnagione scura e tanto maggiore quanto era il grado di abbronzatura precedentemente acquisita. Questa abbronzatura è molto rapida ad apparire, ma  altrettanto rapida nello sparire specie dopo brevi esposizioni e, non essendo dovuta alla produzione di nuova melanina, è priva di azione fotoprotettiva e non porta mai alla abbronzatura duratura. 

I raggi UVA penetrano in profondità, raggiungendo lo strato di pelle sotto l’epidermide(il derma), dove possono alterare o addirittura distruggere le fibre elastiche e il collagene: sono pertanto i maggiori responsabili di un invecchiamento precoce della pelle.

I raggi UVA sembrano anche essere i responsabili di macchie di vario colore e di eritemi diffusi soprattutto quando si usano profumi e altre sostanze chimiche sulla pelle; inoltre, causano spesso fenomeni di fotosensibilizzazione rendendo l’epidermide troppo sensibile alla luce solare. I raggi UVB hanno una lunghezza d’onda compresa tra 315 e 280 nm.

La loro intensità e i loro effetti sono superiori rispetto ai raggi UVA e sono i maggiori responsabili dell’abbronzatura (la cosiddetta pigmentazione indiretta dovuta all’attivazione di una reazione biochimica a catena a livello dei melanociti). I raggi UVB sono assorbiti dall’epidermide per il 90% (soprattutto a livello dello strato corneo, 80%, provocandone l’ispessimento) mentre il restante 10% raggiunge il derma. Vengono bloccati dal vetro. Sono responsabili dell’ eritema solare (fotoustione di I grado o scottatura) che inizia dopo circa 6-8 ore dall’irradiazione, raggiunge il massimo nelle 12-24 ore successive per poi attenuarsi nel giro di qualche giorno.

Attraverso un esposizione prolungata al sole possono causare gravi danni alla pelle ed agli occhi come scottature, congiuntivite, cheratite, secchezza oculare; riescono infatti a penetrare all’interno delle cellule del derma danneggiando il nucleo. Le alterazioni del DNA che ne conseguono potrebbero essere quasi sicuramente le cause di alcuni tumori cutanei.           

I raggi UVC hanno una lunghezza d’onda compresa tra 100 e 280 nm Sono molto pericolosi, perché, avendo più bassa lunghezza d’onda, distruggono il nucleo cellulare e quindi uccidono le cellule. Fortunatamente essi vengono trattenuti dalla fascia di ozono dell’atmosfera, ma ora che la barriera di ozono si sta riducendo per il cosiddetto. Buco dell’ozono è motivo di allarme per la salute della nostra pelle.

Stefania Michelotti




LASCIA UN COMMENTO

 Ho preso visione e accetto l'informativa sulla privacy