La pulce: un ospite sgradito

Come proteggere i nostri amici animali e l'ambiente in cui viviamo dalle infestazioni da pulci

La pulce: un ospite sgradito

Se avete un cane o un gatto in casa, potete stare tranquilli che la pulce, spiacevole e fastidiosa intrusa, vi risparmierà. Non siete graditi. Tuttavia, per il bene dei nostri amici animali e per la sanità degli ambienti in cui viviamo, è importante non trascurarla.

 

Le pulci dei cani e dei gatti (Ctenocephalides) sono insetti ematofagi, si nutrono cioè di sangue. Solo gli insetti adulti conducono vita parassitaria, mentre le larve vivono nell’ambiente nutrendosi di detriti organici e  sviluppano a forme adulte in un arco di tempo variabile, a seconda delle condizioni di temperatura e umidità, da 3 settimane a 2 anni.

 

È importante ricordare che la maggior parte del ciclo vitale di questi insetti si svolge al di fuori dell’ospite. Solo il 3-5% dell’intera popolazione di pulci si trova infatti sull’animale ospite (cane o gatto), mentre il restante 95% è presente nell’ambiente (cucce, tappeti, divani, ecc).

 

Il controllo delle infestazioni deve pertanto essere attuato su due fronti: da un lato attraverso il trattamento dell’animale con insetticidi a rapida attività abbattente, ma dotati anche di attività residuale per proteggere gli animali da successive reinfestazioni, dall’altro attraverso il controllo dell’ambiente, che può essere attuato semplicemente rispettando le più banali norme igieniche e di pulizia e con l’uso frequente dell’aspirapolvere.

 

Il trattamento dell’animale può essere effettuato ricorrendo a specifici prodotti disponibili in commercio, formulati in spray o in spot-on. Tra questi, i prodotti a base di fipronil e imidacloprid, oltre a possedere una buona attività abbattente, sono in grado di proteggere gli animali dalle infestazioni per 1-2 mesi.

 

Utili possono risultare anche i cosiddetti regolatori di crescita degli insetti (come il lufenuron) che, somministrati per via orale agli animali, si concentrano nei tessuti adiposi dai quali vengono lentamente rilasciati mantenendosi ad una concentrazione efficace nel sangue per circa 30 giorni.

 

L’uso dei collarini antipulci impregnati di varie sostanze insetticide, un tempo molto diffuso, è stato in larga parte abbandonato con l’avvento dei nuovi presidi, più sicuri ed efficaci. Questi collarini possono comunque risultare efficaci quando utilizzati su animali che vivono in ambienti dove il livello di infestazione è relativamente contenuto.

 

Chiara De Carli





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