Il Buco dell'ozono

L'ozono presente nell'atmosfera terrestre rappresenta un vero e proprio schermo nei confronti delle pericolose radiazioni ultraviolette provenienti dal sole.

Il Buco dell'ozono

 

L’atmosfera è un involucro gassoso che circonda la Terra fino ad una altezza di centinaia di chilometri. La radiazione solare incontrando l’atmosfera e la superficie terrestre, viene in parte riflessa direttamente verso lo spazio ed in parte diffusa dall’atmosfera dalla quale a sua volta, è diretta in parte verso lo spazio ed in parte verso la terra. Quella assorbita dal suolo si trasforma in parte in calore ed una parte viene impiegata nei processi chimico-fisici alla base della vita come  ad esmpio la fotosintesi.

L’atmosfera è formata da diversi strati concentrici: termosfera, mesosfera, stratosfera, e troposfera.

L’ozonosfera è lo strato della stratosfera, compreso tra i 20 e i 50 km di quota, caratterizzato da una concentrazione di ozono relativamente alta. L'ozono è un gas di color blu e dall'odore caratteristico, le cui molecole sono formate da tre atomi di ossigeno (O3) che si forma a partire dalle molecole di O2 (ossigeno) in seguito a scariche elettriche, mentre viene consumato dall'azoto ed alcuni suoi composti, anch’essi presenti in atmosfera.

Di conseguenza la concentrazione naturale di ozono stratosferico rimane pressoché costante. Tuttavia, nell’area situata in prossimità dei Poli, la concentrazione diminuisce ciclicamente durante la primavera a causa di variazioni naturali e può arrivare fino al 70% nell'Antartide e al 30% nella zona dell'Artide. Tale fenomeno di assottigliamento dell’ozonosfera è impropriamente chiamato Buco dell’ozono.

Si tratta di un fenomeno naturale, ma a causa degli inquinanti rilasciati in atmosfera, dalla metà degli anni settanta questa periodica diminuzione è diventata sempre più grande.

Le principali cause di ciò  sono state imputate all'uso di Clorofluorocarburi(CFC), composti costituiti da Cloro, Fluoro e Carbonio e utilizzati come refrigeranti, solventi ed agenti propellenti, e di Gas Halon, utilizzati come agenti estinguenti del fuoco.

La messa al bando di tali sostanze chimiche, con il Protocollo di Montreal nel 1987, sta permettendo allo strato di ozono di ricostruirsi anche se tale processo sembra essere ulteriormente ostacolato dalle conseguenze dell'effetto serra.

In presenza dell’assottigliamento dello strato di  ozono stratosferico si determina un aumento dei raggi UV che giungono sulla superficie della Terra.

I raggi ultravioletti possono determinare una parziale inibizione della fotosintesi nelle piante, con conseguente un rallentamento della crescita  e il rischio di diminuzione dei raccolti, nonchè distruggere frazioni importanti di fitoplancton, che si trova alla base della catena alimentare marina, causando pesanti squilibri negli ecosistemi oceanici.

Nell’uomo l’eccessiva esposizione a questi raggi costituisce un fattore di rischio di cancro della pelle, a causa delle mutazioni che esse possono indure nel DNA delle cellule epiteliali.

 

Stefania Michelotti

 

 

 





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