I pericoli della tintarella

Chi non desidera un'abbronzatura perfetta? Ma i rischi del sole sono dietro l'angolo. Ecco alcuni consigli per abbronzarsi con prudenza.

I pericoli della tintarella

Avere un'abbronzatura perfetta senza nessun pericolo è oggi alla portata di tutti; ciononostante sono ancora molte le persone che si espongono al sole senza prendere le dovute precauzioni: più di tre quarti della popolazione, infatti, si protegge insufficientemente dal sole. E abbronzarsi in maniera irresponsabile, oltre ad invecchiare la pelle, può causare gravi danni alla salute.

A partire dagli anni '80, quando cominciarono a diffondersi le notizie sul buco dell'Ozono, le statistiche ufficiali registravano un incremento considerevole dei casi di cancro alla pelle. E ad oggi, con il progressivo aggravarsi di tale situazione, i casi continuano ad aumentare. Il cancro alla pelle si produce a lungo termine quando il sistema di difesa che la pelle possiede contro i raggi ultravioletti raggiunge il culmine di accumulazione. Un tipo di cancro che, tra l'altro, si è visto favorito dalla moda per la tintarella che si impose a partire dagli anni '70.

Quello su cui oggi insistono i dermatologi è sull'importanza di aumentare le misure di protezione solare mediante l'applicazione giornaliera di creme nelle zone più esposte: mani e viso.  Misure queste, specialmente indicate per persone con pelle fotosensibile (bionde e rosse) e per i bambini, a causa della loro pelle delicata. Basterebbe già solo ricordare che una lunga esposizione al sole può provocare macchie alla pelle, lesioni oculari, scottature, melanomi e, nei casi più estremi, il cancro alla pelle. Inoltre, l'irradiazione solare si accumula: il DNA umano possiede una "memoria" e non dimentica le ore di sole a cui ci siamo esposti dall'infanzia, pertanto il problema di salute potrebbe presentarsi in età adulta. Tra i diversi tipi di cancro alla pelle che si conoscono attualmente, l'80% è relazionato al sole e coloro i quali patirono nell'infanzia una scottatura per questa causa sono quelli che maggiormente rischiano di avere un melanoma in futuro.  Però senza arrivare a soffrire di questi problemi così gravi, prendere il sole in eccesso e senza le dovute precauzioni provoca comunque un prematuro invecchiamento della pelle detto anche "fotoinvecchiamento", la cui incidenza è ogni giorno sempre più considerevole. Il fotoinvecchiamento è indipendente dall'età e dal sesso benché quelle che più accorrano dal dermatologo siano le donne di mezza età che facero abuso del sole in età adolescenziale e che ora fanno i conti con un viso prematuramente invecchiato, secco e rugoso.

PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE: E' fondamentale evitare di esporsi al sole senza utilizzare un fattore di protezione 15 o 20 per pelli già scure o addirittura 50 per pelli chiare. Bisogna ricordare inoltre che le creme protettive servono unicamente per prevenire e non per permetterci di stare più tempo al sole. La crema deve applicarsi mezzora prima dell'esposizione e durante, con una frequenza di ogni 2 ore. Evitare comunque l'esposizione nelle ore più calde del giorno, dalle ore 12 alle 16. Magari la costanza nell'applicazioni delle creme potrà sembrare un rituale noioso e fastidioso, ma se ricordiamo che l'uso di creme solari con fattore di protezione superiore a 15 riduce il rischio di cancro al 78%, chissà che non ci sentiamo più spronati ad utilizzarle!

Per ultimo, ma non per importanza, è raccomandabile che dopo una giornata di mare riservassimo al nostro corpo alcune attenzioni speciali. Cominciando da una doccia d'acqua tiepida o fredda che appaghi la sete della pelle per passare poi all'applicazione di una generosa quantità di crema idratante o dopo sole, ricca di sostanze calmanti e rinfrescanti. Dopo, se la pelle apparirà ancora secca sarà bene applicare, dopo la doccia, con la pelle bagnata, una buona dose di olio per il corpo, o prodotti che contengano aloe vera che posseggono proprietà calmanti di grande efficacia.

Virginia Lombardo





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