Depressione post parto: aumenta anche per la crisi

La depressione post partum e Crisi economica? Anche le neomamme ne risentono

Depressione post parto: aumenta anche per la crisi

Crisi economica? Anche le neomamme ne risentono.

La depressione post partum, quel periodo difficile che a volte la neo-mamma attraversa con il suo bambino, potrebbe anche essere scatenato anche dalle preoccupazioni dovute alla crisi economica

In tempi di crisi, le mamme che hanno avuto un bambino, possono aumentare il rischio di depressione post parto.

Una recente ricerca dell'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda), rivela che nel nostro paese ben 1 donna su 4 ne viene colpita e che quindi sono tra le 55mila e le 80 mila donne.

Questi i dati solo delle donne che rivelano il loro malessere a medici e nei centri specializzati, l’indagine, non considera tutti i casi sommersi, di quelle donne che seppure colpite da questa depressione no e parlano.

La maggior parte di queste donne che non parlano della loro sofferenza sono soprattutto le donne immigrate.

Questo stato di depressione stato di depressione e di malinconia, colpisce circa l'80% delle donne verso il quinto giorno dopo il parto.

Così anziché gioire per la nascita di un figlio si sprofonda nella più buia delle depressioni.

Il problema potrebbe essere arginato e risolto soprattutto se le donne chiedono aiuto, sia nei centri specializzati, che a medici del settore.

Onda ha lanciato l'iniziativa, patrocinata dal ministero della Salute e la presidenza del Consiglio, che prende il nome di "A Smile for Moms", cioè un sorriso per le mamme.

Alla base c’è la prevenzione, si deve riconoscere il problema che si deve trattare subito con un’adeguata terapia, che può essere positiva fino al 90% dei casi. per questa ragione è stato messo a disposizione un sito www.depressionepostpartum.it, che si completa con materiale informativo presso i centri specializzati.

L'indagine dell'Onda, traccia l'identikit delle donne colpite dalla depressione post parto. Sono donne sui 34 anni, livello d’istruzione buono, che vive in coppia, livello sociale medio e che ha sofferto già di episodi di ansia o depressione.

Sono donne che non sono ascoltate e che quindi sprofondano ulteriormente nello stato depressivo, ad aggravare la situazione ci sono la crisi economica che genera insicurezza e paura, preoccupazione di perdere il lavoro, del futuro ecc.

A questo si aggiungono il profondo cambiamento psico- fisico che la gravidanza comporta oltre che alle nuove responsabilità.

Questa iniziativa si pone lì obiettivo di spostare l’attenzione su questo fenomeno in aumento e che quindi richiede la massima attenzione, soprattutto per quelle mamme che devono essere aiutate a superare questo momento così difficile come la depressione post parto.

 





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