Cos'è l'ipocondria? Come si manifesta?

L'ipocondria è un problema psichico piuttosto diffuso: ecco cos'è e come si manifesta

Cos'è l'ipocondria? Come si manifesta?

L’ipocondria è una condizione psicologica che può essere definita a tutti gli effetti come una patologia, e che è piuttosto diffusa: si stima, infatti, che ne sia interessata circa il 2% della popolazione mondiale.

 

In che cosa consiste esattamente?

 

L’ipocondria è una condizione psichica per la quale la persona è portata ad avere un’attenzione eccessiva nei confronti della propria salute, dovuta ad una vera e propria fobia circa l’eventualità di contrarre una malattia.

 

La persona ipocondrica è spesso definita, in gergo comune, con il termine di “malato immaginario”: questa persona, infatti, è ossessionata dal timore di contrarre una patologia, e non di rado vede, nel suo fisico, dei sintomi che in realtà non hanno nessun fondamento.

 

L’essere ipocondriaci può rivelarsi senza dubbio un problema non solo di tipo puramente personale, ma anche sul piano sociale, e l’ipocondria può certamente peggiorare, nel suo complesso, la qualità della vita di una persona.

 

Sia chiaro, ovviamente, che tutti hanno timore di essere interessati da una malattia, ma sempre e comunque in modo sano: una persona che non ha problematiche psicologiche, infatti, legittimamente ha cura della propria salute ed osserva le basilari norme igieniche e di prevenzione sanitaria, allo stesso modo evita di esporsi a contesti in cui potrebbe esservi un contagio, ma aldilà di questo il timore di una malattia non costituisce assolutamente un’ossessione.

 

La persona ipocondriaca, al contrario, vive in una condizione di ansia pressoché permanente per via di questo pensiero, e allo stesso tempo cerca di scongiurare l’eventualità che possa manifestarsi una malattia in modi assolutamente esagerati, se non del tutto infondati.

 

Come tutte le patologie riguardanti la psiche di una persona, le cause di fondo possono essere svariate, per tale motivo è assolutamente indispensabile rivolgersi ad un professionista che possa anzitutto individuare le reali ragioni di fondo che hanno prodotto questo disagio emotivo, e che possa in seguito suggerire dei trattamenti e dei percorsi psicologici che possano rivelarsi all’altezza.

 

Ovviamente, laddove si parli di disturbi psichici, non è affatto raro che la persona che ne è interessata non si avveda affatto di avere un problema di questo tipo, oppure semplicemente che non lo voglia riconoscere, di conseguenza è importantissimo che i parenti e le persone care, dunque chi è costantemente a contatto con la persona ipocondriaca, riscontrino per tempo eventuali atteggiamenti che possono essere considerati un campanello d’allarme in questo senso.

 

Solo ed esclusivamente uno psicologo può offrire, in questi casi, delle soluzioni efficaci, quantomeno per quanto riguarda i casi particolarmente acuti; il semplice rassicurare la persona circa il suo stato di salute, infatti, assai difficilmente riesce ad offrire dei risultati apprezzabili.

 

L’ipocondria d’altronde, come gran parte delle patologie psichiche, non si fonda certo su problematiche concrete o su reali timori, ma su aspetti della psiche che possono avere delle radici piuttosto profonde e complicate.

 

Solo un professionista in grado di andare a fondo nella psiche del suo cliente, infatti, può individuare le ragioni di questo disagio emotivo, suggerendo i percorsi più efficiaci per recuperare una condizione impeccabile da questo punto di vista.

 

Relativamente al problema dell’ipocondria si è parlato, recentemente, di cybercondria, una condizione psichica strettamente connessa con l’ipocondria la quale si manifesta dal punto di vista concreto con un utilizzo compulsivo di Internet.

 

Nello specifico, la persona ipocondrica utilizza la rete per cercare notizie circa patologie di vario tipo, nonché per verificare quali patologie possono essere correlate al manifestarsi di determinati sintomi che è convinta di avere.

 

Nella grande maggioranza di casi si parla di sintomi che in realtà non si sono affatto manifestati nella persona, oppure di sintomi estremamente leggeri, quali ad esempio un semplice mal di testa, i quali sono tuttavia notevolmente amplificati nella loro percezione proprio per via di questa spiacevole condizione psicologica.

 

Ovviamente, la possibilità di utilizzare Internet e di ricercare con un semplice click migliaia di informazioni di carattere medico non rappresenta certo la causa della patologia, al contrario si tratta semplicemente di uno strumento attraverso cui la patologia in questione trova uno sfogo dal punto di vista pratico.

 

La cybercondria, neologismo che deriva dalla fusione di “cyber”, prefisso che indica un qualcosa di inerente alla tecnologia, ed “ipocondria”, ha dei risvolti piuttosto preoccupanti anche per il fatto che le informazioni mediche presenti online hanno inevitabilmente un carattere molto generale, e non possono certo fondarsi su quanto riscontrato personalmente da un medico nei confronti della persona in questione.

 

La presenza di queste informazioni, dunque, comporta un aspetto piuttosto preoccupante, ovvero può stimolare la persona ipocondriaca alla formulazione di auto-diagnosi, ovviamente del tutto infondate.

 

In questo modo, dunque, l’auto-diagnosi implica l’eventualità che la persona ipocondriaca intraprenda dei percorsi terapeutici del tutto privi di fondamento, basati esclusivamente sulla convinzione psicologica maturata in modo autonomo ed accentuatasi in modo ulteriore tramite la consultazione di notizie online.

 

Inutile sottolineare, ovviamente, che intraprendere qualsiasi tipo di terapia sulla base di una semplice auto-diagnosi è quanto di più sbagliato si possa fare, sia qualora una persona sia realmente interessata da disturbi, sia nel caso in cui, appunto, si parli di un soggetto ipocondriaco.

 

Anche da questo punto di vista, quindi, è assolutamente fondamentale che i parenti e chiunque trascorra molto tempo con la persona ipocondriaca prestino massima attenzione ai suoi atteggiamenti, verificando che non faccia alcun uso di medicinali non prescritti dal medico.

 

La cybercondria, dunque, è una “faccia” dell’ipocondria assolutamente moderna e frequente, la quale non deve affatto essere sottovalutata e che, fortunatamente, può essere facilmente riconosciuta: nei casi più accentuati, infatti, oltre al desiderio smodato ed immotivato di preservare la propria salute, la persona ipocondrica è interessata da stati di ansia piuttosto evidenti e, non di rado, anche da attacchi di panico.

 

Come detto in precedenza, solo e soltanto uno psicologo può consentire alla persona ipocondriaca di recuperare una condizione psichica ottimale, e le possibilità di successo, se si opera con la dovuta oculatezza, sono decisamente elevate.





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