Alimenti: meno carne più alghe e insetti

la nutrizione del futuro parla di insetti che sostituiscono la carne e alghe nel pane

Alimenti: meno carne più alghe e insetti
Che cosa mangeremo tra vent'anni? Negli ultimi periodi ci si è posto piuttosto frequentemente questo interrogativo, e le risposte a tale quesito si sono rivelate piuttosto variegate, nonché suggestive.

D'altronde le abitudini alimentari delle varie popolazioni del mondo di sono modificate in maniera importante nel corso del tempo, e la cosa non stupisce, di conseguenza non è affatto improbabile immaginare che tra vent'anni saremo abituati a mangiare alimenti a cui oggi non penseremmo neppure vagamente.

Da questo punto di vista gli esempi sono numerosi: alcuni anni addietro non avremmo mai immaginato di consumare delle alghe, eppure oggi il sushi e altri alimenti tipicamente giapponesi si sono imposti in modo importante in Italia e in Europa, divenendo anzi dei veri e propri alimenti "top".

Oltre a questa considerazione c'è da sottolineare anche che tra vent'anni il quadro globale sarà mutato in modo consistente: la popolazione mondiale sarà sicuramente aumentata, sulla base delle proiezioni odierne, allo stesso tempo c'è da sottolineare che potrebbe divenire più complicato produrre determinate tipologie di alimenti, a beneficio di altre.

Parallelamente a tutti questi aspetti c'è da dire anche che potrebbero verificarsi delle innovazioni a livello di scienza alimentare, quindi potrebbe accadere che determinate scoperte mediche suggeriscano di moderare il consumo di determinati cibi, preferendone degli altri.

Oggi accade piuttosto frequentemente che circolino delle mere voci, come può essere ad esempio quella, piuttosto insistente negli scorsi mesi, per la quale le carni rosse favoriscano l'insorgere del cancro, ma si tratta ovviamente di aspetti che non hanno mai trovato alcuna conferma da parte della scienza medica, di conseguenza devono essere considerati con tutte le cautele del caso.

E allora, quali potrebbero essere le tendenze alimentari che riguarderanno il mondo tra vent'anni?

Diverse realtà si sono sbilanciate in tale ottica per esporre quelle che potrebbero essere, appunto, le tendenze relative all'alimentazione mondiale tra vent'anni, scopriamo subito dunque quali sono quelle che ricorrono con maggiore frequenza.

Anzitutto in molti credono che si ridurrà in maniera consistente il consumo di carne, sia per ragioni salutistiche che perché la produzione di alimenti di questo tipo potrebbe lasciar spazio per molte diverse ragioni alla produzione di alimenti vegetali.

Da questo punto di vista si crede che troveranno degli spazi sempre più rilevanti i semi, senza trascurare il fatto che potrebbero essere proprio gli stessi semi a "salvare" l'umanità, consentendo di poter realizzare grandi coltivazioni anche in aree del mondo in cui operazioni simili sono considerate piuttosto problematiche.

Un'ipotesi che suona più bizzarra, ma che ad un'analisi più lucida non risulta affatto improbabile, è quella secondo cui l'alimentazione potrebbe comporsi sempre più frequentemente di insetti.

Gli insetti sono già un alimento molto diffuso in determinate zone del mondo, e non si può escludere l'eventualità che tra un paio di decenni possano diffondersi in modo rilevante anche in Italia e in Europa, o comunque in tutte le terre in cui l'idea di mangiare degli insetti comporta un vero e proprio disgusto.

D'altronde non si può discutere il fatto che alcune specie di insetti abbiano un profilo nutrizionale davvero molto interessante, soprattutto per quel che riguarda le quantità di proteine: alimenti di questo genere potrebbero effettivamente sostituirsi agli alimenti proteici per eccellenza della cultura occidentale, come ad esempio le carni.

Secondo alcuni esperti sarebbero ben 1.400 le specie di insetti commestibili, di conseguenza la scelta relativa a questi particolari alimenti non sarebbe affatto limitata.

Se ci si chiede quali potrebbero essere le tendenze alimentari del futuro, non si può non sottolineare senza esitazione alcuna il fatto che si presterà un'attenzione sempre maggiore ad evitare gli sprechi di cibo.

Considerando che in tante zone del mondo le popolazioni hanno grosse difficoltà ad alimentarsi lo spreco di cibo è un aspetto profondamente immorale, al di là di quello che può essere il mero valore economico del cibo, di conseguenza è assolutamente opportuno che tutti assumano dei comportamenti virtuosi da questo punto di vista.

A tal riguardo va detto che, per fortuna, si stanno già registrando delle innovazioni importanti, ma c'è ancora molto da fare, ed evitare in qualsiasi maniera possibile lo spreco di cibo, anche nelle più piccole quantità, deve essere una priorità autentica.

Da questo punto di vista peraltro un aiuto tutt'altro che irrilevante può giungere dalla tecnologia: già oggi sono disponibili in rete alcune App in grado di favorire la raccolta di cibo avanzato proprio nell'ottica di evitare ogni forma di spreco, e operazioni di questo tipo potrebbero divenire, in un futuro tutt'altro che lontano, molto più efficienti.

Inutile sottolineare che laddove ciò si verificasse, a beneficiarne sarebbe la collettività tutta, senza esclusioni: evitare qualsiasi spreco di cibo è una questione di responsabilità nei confronti delle popolazioni più povere, certamente, ma allo stesso tempo anche nel mondo occidentale, dove l'alimentazione non costituisce certo un problema, evitare gli sprechi può essere molto utile per evitare inutili spese economiche.








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