Mirtilli rossi per le vie urinarie
Anche se meno noti ed utilizzati rispetto ai classici mirtilli neri, a causa soprattutto del loro sapore amarognolo, i mirtilli rossi (noti anche come cranberries) vantano numerose proprietà benefiche che ne fanno uno degli alimenti "top" utili a prevenire o trattare condizioni come l'aterosclerosi, l'invecchiamento, i disordini intestinali e soprattutto le infezioni delle vie urinarie.
Le loro proprietà salutari, depurative e detossificanti sono in gran parte dovute all'elevatissimo contenuto in sostanze antiossidanti, tra cui antocianine, tannini, resveratrolo, vitamina A, vitamina C e selenio. Ma i mirtilli rossi sono anche ricchi di acidi organici, utili a migliorare la funzione digestiva, nonchè fibra solubile (pectine), acido folico e ferro, questi ultimi indispensabili per prevenire varie forme di anemia.
Tuttavia è soprattutto a causa della loro azione antisettica a carico delle vie urinarie, che le preparazioni a base di mirtilli rossi vengono usate in terapia.
Recentemente è stato possibile dimostrare che, a differenza di quanto ritenuto in passato, l'azione benefica a carico dell'apparato urinario non è dovuta ad un effetto di acidificazione delle urine, ma è piuttosto imputabile a particolari sostanze contenute nei mirtilli rossi (antocianine e tannini) che preverrebbero l'adesione dei batteri alle pareti della vescica e la loro successiva crescita e moltiplicazione.
La loro efficacia è particolarmente evidente nei casi di cistite recidivante da E. coli, che può essere efficacemente trattata consumando mirtilli rossi freschi, oppure sotto forma di succo o decotto, per un periodo variabile da uno a tre mesi. Per alleviare il sapore amarognolo, è consigliabile aggiungere alle preparazioni un cucchiaino di zucchero o, ancora meglio, di miele.
Chiara De Carli
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Riccardo
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REBECCA