L'Acido Ialuronico

Un acido amico per la pelle...

L'Acido Ialuronico

L’invecchiamento cutaneo, sia fisiologico che fotoindotto, si manifesta con una  variegata espressione di fenomeni: perdita di idratazione profonda, rughe, iperpigmentazioni di vario tipo, progressiva diminuzione della capacità cementante della componente amorfa del derma. L’invecchiamento cutaneo ha sede nel derma e coinvolge mutamenti nell’idrofilia del collageno, dell’elastina e sopratutto della sostanza fondamentale (proteoglicani, acido ialuronico).

L’acido ialuronico (HA) è un lemento costutitivo fondamentale di pelle (56%), muscoli (8%), scheletro e tessuti di supporto (27%), stomaco e intestino (1%), altri organi interni (9%). È  un polimero naturale, appartenente alla famiglia dei glicosaminoglicani ed è costituito da una sequenza ripetitiva di unità disaccaridiche formate da acido glucuronico e N-acetil-glucosamina. Quest’ultimi sono carichi negativamente e quando si uniscono tra loro la forte repulsione danno origine ad una molecola lineare, flessibile fortemente polare. Di conseguenza le molecole dell’ acido ialuronico sono in grado  di legare un notevole numero di molecole d'acqua e quindi possiedono un elevato grado di idratazione e una elevata solubilità in acqua.

L’acido ialuronico è quindi in grado di mantenere il grado di idratazione, turgidità, plasticità e viscosità, della pelle e di altri tessuti, proteggendoli al tempo stesso da tensioni e sollecitazioni eccessive. Allo stesso tempo l’elevata affinità con altre molecole di acido ialuronico e con gli altri componenti della matrice extracellulare consente la formazione di una fitta ed intricata rete ad elevato peso molecolare che protegge i tessuti da virus e batteri.

Inoltre, l’acido ialuronico possiede proprietà cicatriziali ed antinfiammatorie e il suo ruolo nel processo di riparazione tessutale è ampiamente documentato nella letteratura scientifica: nella cute normale l’HA è presente in alte concentrazioni nello strato basale dell’epidermide, dove si trovano i cheratinoiciti in fase di proliferazione; nelle ferite in fase di guarigione l’acido ialuronico regola la migrazione dei cheratinociti dalla periferia al centro della lesione. Di fatto, l'acido ialuronico può facilitare il riassorbimento dei punti di sutura: essendo il principale componente del tessuto connettivo della pelle , se lo si fornisce dalle’esterno, le cellule della pelle non dovranno sintetizzarselo da sole, lo prenderanno dalla pomata, velocizzando così il processo di cicatrizzazione. Una volta guarito il taglio, i punti seccheranno e cadranno. Mentre con l'acqua, i punti non seccano a dovere, e la pelle cicatrizza a lentamente.

La sua concentrazione all’interno del tessuto connettivo cutaneo tende a diminuire con l’avanzare dell’età ed questo decremento uno tra i principali responsabili dell'invecchiamento cutaneo.

Per rallentare e/o controllare l’invecchiamento della pelle si può provvedere ad una sua reidratazione con prodotti a base di acido ialuronico, ripristinando così un adeguato e fisiologico livello di turgore e di idratazione.

La sua azione può essere coadiuvata con l’uso di altre sostanze emolienti – cheratoplastiche come gli alfa-idrossi acidi, e nutrienti – restituitive come vitamine ed enzimi.

 

Stefania Michelotti





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