Cellulare e bambini, perchè applicare il principio di precauzione

I bambini vanno protetti da eventuali danni dall'uso dei telefonini

Cellulare e bambini, perchè applicare il principio di precauzione

Il telefono cellulare fa male? Se si, quanto? Corrisponde a verità il fatto che il suo utilizzo dovrebbe essere molto limitato per quel che riguarda i bambini? Cerchiamo di fare chiarezza a tal riguardo, dal momento che tantissimi genitori si pongono legittimamente questi quesiti.

I telefoni cellulari si sono diffusi in modo estremamente rapido: circa 20 anni fa avvenne il loro "boom", e iniziarono a divenire uno strumento in dotazione pressoché di chiunque, dieci anni fa le loro peculiarità iniziarono a modificarsi in modo importante, sia a livello di caratteristiche estetiche che di funzionalità.

Oggi il cellulare è uno strumento completamente diverso da quello degli albori: mentre in passato questi dispositivi erano utilizzati soltanto per comunicare tramite telefonate o tramite SMS, oggi sono dei dispositivi in grado di connettersi al web i quali possono offrire le funzionalità più disparate, grazie alla possibilità di scaricare una vasta gamma di applicazioni, gratuite e a pagamento.

Oggi come ieri, tuttavia, la domanda è sempre la stessa: i telefoni cellulari fanno male?

Questa domanda ha ovviamente una grande importanza in tutti i casi, non solo quanto si circoscrive il problema ai soli bambini, sebbene ovviamente la salute dei più piccoli venga considerata sempre con grandissima attenzione, come è giusto che sia.

Di certo c'è che i telefoni cellulari emettono delle radiazioni più o meno intense, soprattutto nel momento in cui si dialoga al telefono.

Sarebbero questi i momenti più delicati per la salute: quando si parla con qualcuno tramite cellulare, infatti, le radiazioni del dispositivo divengono particolarmente elevate, inoltre rappresenta un elemento di criticità il fatto che il telefono cellulare sia tenuto ad una così breve distanza dalla pelle, peraltro a brevissima distanza dal cervello, organo ovviamente cruciale per il benessere di una persona.

Si sono effettuati moltissimi studi circa l'eventualità che le radiazioni possano in qualche modo essere messe in relazione all'insorgere di alcune malattie particolarmente temute, su tutte i tumori, e la questione risulta ancora oggi piuttosto controversa.

Vi sono diversi aspetti che farebbero temere, appunto, un legame tra l'insorgere dei tumori e l'abitudine a parlare al telefono cellulare, e sebbene la scienza medica ad oggi non sia in grado di esprimersi con una certezza assoluta, non può che essere una buona abitudine quella di limitare l'utilizzo del cellulare soprattutto per quanto riguarda, appunto, le conversazioni.

A tal riguardo si può dunque parlare di principio di precauzione: sebbene la certezza della correlazione tra tumori e onde elettromagnetiche del cellulare non sia concreta, è assolutamente consigliabile limitare l'utilizzo del cellulare per evitare questo genere di rischi.

Come si stava accennando in precedenza la questione diviene particolarmente delicata per quanto riguarda i bambini: si teme infatti che le onde elettromagnetiche dei telefoni cellulari siano particolarmente dannose per i piccoli, e ciò è dovuto al fatto che l'organismo dei bimbi è meno resistente e si lascia trapassare con maggiore semplicità da tali onde.

Anche in questo caso il principio di precauzione è importantissimo, anzi è fondamentale evitare che i bambini eccedano con l'uso del telefonino.

Per i bambini piccoli l'utilizzo del cellulare dovrebbe essere evitato del tutto, anche per conversazioni molto brevi, in età più grande, indicativamente dai 10 anni in su, si può pensare di far utilizzare il telefono cellulare in modo differente, ma sempre all'insegna della massima parsimonia e senza alcun eccesso.

Quando si tratta della salute dei bambini, d'altronde, le precauzioni non sono mai troppe, e ad ogni modo questo non rappresenta certo un grosso sacrificio: evitare a un bambino di utilizzare il cellulare in tenerissima età non può certo avere delle implicazioni negative per la sua qualità della vita, anzi tutt'altro.

Parallelamente al discorso medico, infatti, vi sono anche delle considerazioni di natura prettamente pedagogica: nei primi anni di vita infatti il bambino non trae alcun giovamento dall'utilizzo di un telefono cellulare, anzi è assolutamente preferibile che questi device tecnologici vengano messi da parte in modo completo.

In un'età così giovane il piccolo deve sviluppare i propri sensi, deve imparare a socializzare e a relazionarsi con i coetanei e con gli adulti, deve crescere, nel senso più ampio del termine, e il mondo della virtualità e della tecnologia è bene che venga accantonato, in quanto non può rappresentare un aiuto da questo punto di vista.

Gli schermi che propongono dei contenuti digitali, come ad esempio quelli di App e applicazioni, capovolgono subito il piccolo in una condizione di virtualità che è inevitabilmente molto distante da quella reale, da ciò che contraddistingue la quotidianità, di conseguenza è sicuramente un'ottima idea quella di evitare che il piccolo familiarizzi con tutto ciò che è inerente al web, alla telefonia e all'avanguardia tecnologica.

Ovviamente non si vuol "demonizzare" l'utilizzo di questi dispositivi: proporre a un bimbo uno schermo digitale nel mentre si sta utilizzando una App di gioco, possibilmente specifica per i bambini, può essere un'idea assolutamente realizzabile se si ha bisogno di intrattenere il piccolo per alcuni minuti, ma ciò che deve assolutamente essere evitato è l'eccesso.

La "regola" è quella di preferire i giocattoli tradizionali e il contatto umano a tutto ciò che è tecnologico; in adolescenza il bimbo avrà sicuramente modo di familiarizzare con tutto ciò che la tecnologia è oggi in grado di offrire, ma non bisogna bruciare le tappe sia per favorire una corretta crescita che per evitare, come visto, potenziali rischi per la salute.

 

 





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