Antidepressivi al primo posto, aumenta il consumo tra le donne

Un recente rapporto sul consumo e la spesa sanitaria di farmaci dell’AIFA rivela che è aumentato il consumo degli antidepressivi soprattutto tra le donne

Antidepressivi al primo posto,  aumenta il consumo tra le donne

Antidepressivi al primo posto,  aumenta il consumo tra le donne. Un recente rapporto sul consumo e la spesa sanitaria di farmaci dell’AIFA rivela che è aumentato il consumo degli antidepressivi soprattutto tra le donne. Il rapporto “L’uso dei farmaci in Italia”, realizzato dall’Osservatorio sull’impiego dei medicinali di Aifa, parla chiaro, il consumo di antidepressivi è aumentato del 4,5% dal 2004, soprattutto tra le donne. In generale la spesa sanitaria rimane costante anche se si ha un maggior numero di confezioni prescritte. La crisi economica potrebbe essere tra le cause principali di depressione, ma la depressione si prospetta come una malattia che agirà in modo significativo sulla qualità della vita, seconda sola alle malattie cardiocircolatorie. La spesa di farmaci in generale è stabile a 25,5 miliardi di euro. La spesa farmaceutica territoriale scende del 5,6%, cresce del 12,6% la spesa farmaceutica delle strutture sanitarie. Anche se la quota rimane la stessa, se si guardano le dosi di farmaci sono aumentate del 2,3% rispetto al 2011, che corrisponde a 30 confezioni di farmaci nel 2012, con una spesa media 430 euro. Scende il consumo di antibiotici del 6,1%, ma ne aumenta del  20% l’uso improprio. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin dichiara che si sente soddisfatta che la spesa farmaceutica sia stabile perché si è avuta una migliore appropriatezza nella prescrizione, farmaci a brevetto scaduto e di generici. La regione che consuma più farmaci è la Sicilia, mentre quella più virtuosa è la Liguria. I bambini e gli anziani sono i maggiori consumatori di farmaci, il 50% dei bambini e oltre il 90% degli adulti con più di 75 hanni avuto almeno una prescrizione durante l’anno. Il rapporto si tinge di rosa quando si presentano i risultati che evidenziano la forte relazione tra genere femminile e consumo dei farmaci. Le donne che usano antitumorali e farmaci attivi sul SNC è superiore di circa il 6% rispetto agli uomini.

 





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