Allergie primaverili: come contrastarle

Consigli per combattere i sintomi delle allergie primaverili

Allergie primaverili: come contrastarle

Occhi gonfi, arrossati e lacrimosi, starnuti rumorosi a non finire, naso persistentemente colante e una sensazione di prurito diffusa agli occhi, alla gola ed al naso.

Sono questi i sintomi tipici della rinite allergica o "raffreddore da fieno" (anche se non è necessariamente il fieno a scatenarla), una condizione tipicamente stagionale, che spesso fa la sua comparsa in primavera con l'arrivo dei primi pollini, oppure più tardivamente, in estate o nel primissimo autunno.

 
A causarla sono i pollini di alcuni alberi, come il pioppo e l'olmo, in primavera, quelli delle graminacee in estate, e quelli di alcune piante selvatiche ed infestanti, come l'ambrosia, in autunno.

Il raffreddore da fieno non va confuso con il comune raffreddore ad eziologia virale. Si tratta infatti di una manifestazione allergica, cioè di una reazione di ipersensibilità del sistema immunitario nei confronti di sostanze normalmente innocue. Reazione che si manifesta solo nei non pochi soggetti predisposti.

Prevenirla è possibile: con un apposito vaccino. Ma non sempre il vaccino è efficace. Basti come esempio l'ambrosia, che lo scorso anno ha seminato vittime anche tra i soggetti "protetti". Inoltre la terapia desensibilizzante con vaccino antiallergico è di lunga durata, dai 3 ai 5 anni. E per questo molti pazienti allergici preferiscono convivere con la loro condizione, piuttosto che sottoporsi ad una terapia di così lunga durata. Attenzione però che la rinite allergica, per alcuni pazienti, è l'anticamera dell'asma allergica. Ed in questi casi il vaccino è assolutamente raccomandabile.

Il trattamento dei sintomi (ma non della malattia) si basa sostanzialmente sull'uso di antistaminici, colliri e spray decongestionanti nasali, ai quali si possono associare rimedi più "soft", quali l'integrazione con vitamina C, vitamina A e acidi grassi omega 3. Utili per il benessere delle vie respiratorie possono anche essere gli estratti di alcune piante, come il ribes nero, il cumino e l'astragalo, oppure tisane di ortica o di camomilla.

Ovviamente, per prevenire lo scatenarsi dei sintomi, è importante evitare di uscire nelle giornate in cui l'aria è particolarmente carica di pollini, dormire con le finestre chiuse e passare l'aspirapolvere in casa con regolarità per rimuovere i pollini depositati su pavimenti, tappeti e moquette.


 
Chiara De Carli





  • OmeopatiaDinamica

    Sempre più bambini e adulti soffrono di allergie stagionali, per lo più in primavera. La cura di omeopatia unicista va iniziata in inverno, qualche mese prima del periodo peggiore. Nella primavera del primo anno la cura prosegue per la sintomatologia residua e nelle primavere successive di solito i sintomi allergici non si ripresentano, poichè la cura omeopatica individualizzata risolve la predisposizione stessa dell’organismo a reagire in modo allergico. L'omeopatia unicista cura asma, raffreddore allergico da pollini e graminacee e broncospasmo nelle malattie da raffreddamento in modo radicale e tempi brevi. http://www.omeopatiadinamica.it/wordpress/omeopatia-clinica/allergie/omeopatia-e-allergie-respiratorie-stagionali/


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