Scompenso metabolico

Scompenso metabolico

Lo scompenso metabolico è una condizione molto diffusa, soprattutto nelle zone occidentali del pianeta, di conseguenza si tratta di un problema di salute che merita massima attenzione.

Lo scompenso metabolico non può essere definito come una patologia, ma è appunto una condizione di criticità che predispone l’organismo ad essere interessato da malattie tutt’altro che trascurabili, in primis problemi cardiovascolari, diabete e problematiche connesse al funzionamento del fegato.

 

Scompenso metabolico e obesità

Lo scompenso metabolico, che in ambito medico è definito più tecnicamente come sindrome metabolica, è una condizione strettamente connessa all’obesità.

Come vedremo a breve le cause che possono favorire l’insorgere di uno scompenso metabolico sono svariate, ma il sovrappeso ha sicuramente una valenza primaria da questo punto di vista.

Non è certamente per caso, d’altronde, se la sindrome metabolica è un problema di salute tipicamente occidentale, ovvero assai frequente nelle nazioni in cui la popolazione non ha difficoltà alcuna nel procurarsi il cibo.

In uno dei paesi in cui l’obesità è maggiormente diffusa, ovvero gli Stati Uniti, si stima che ben il 15% della popolazione conviva con uno scompenso metabolico, e l’incidenza di questa spiacevole condizione di salute continua a crescere in modo preoccupante.

 

Fattori che favoriscono l’insorgere di uno scompenso metabolico

Tra le possibili cause dello scompenso metabolico l’obesità è al primo posto, dunque, e altri fattori che possono comportare l’insorgere di una sindrome metabolica sono a loro volta strettamente correlati ad una condizione di sovrappeso.

Avere un girovita particolarmente largo, anzitutto, può essere un fattore influente, così come l’avere una quantità di trigliceridi nel sangue superiore rispetto ai livelli normali.

Anche i livelli di colesterolo possono favorire l’insorgere di uno scompenso metabolico, nello specifico possono essere fattori rilevanti dei bassi livelli di colesterolo HDL, ovvero quello che si usa definire “colesterolo buono”, oppure degli alti livelli di colesterolo “cattivo”, ovvero il colesterolo LDL.

Livelli di glicemia nel sangue marcatamente elevati, anche laddove la persona non versi ancora in una condizione diabetica, possono favorire l’insorgere di una sindrome metabolica, lo stesso si può dire delle condizioni di ipertensione arteriosa, ovvero quella che viene comunemente definita pressione alta, inoltre anche lo stile di vita influisce notevolmente da questo punto di vista.

Vizi poco salutari quali il consumo di alcol, il fumo o ancor peggio l’utilizzo di droghe sono assolutamente deleteri in quest’ottica, e lo stesso si può dire della sedentarietà: fare poco movimento e non praticare nessuna attività sportiva è molto negativo per il benessere e la salute della persona, e può sicuramente aumentare il rischio che possa insorgere una sindrome metabolica.

 

Scompenso metabolico e sintomi

Come detto in precedenza lo scompenso metabolico non è una patologia, ma è una condizione, una predisposizione dell’organismo ad essere interessato da problemi di salute di varia natura.

Alla luce di questo può assolutamente accadere che la sindrome metabolica non implichi alcun sintomo, e un medico, per rilevare se la persona visitata versa in tale condizione, verifica di norma una serie di fattori.

Vengono dunque misurati il colesterolo, il livello di glicemia a digiuno, la quantità di trigliceridi ematici, la pressione arteriosa, e anche la circonferenza addominale: se almeno 3 di questi dati dovessero rilevarsi superiori rispetto ai limiti considerati “normali”, si può assolutamente parlare di sindrome metabolica, dunque la persona non deve tardare nel modificare il suo stile di vita e la sua dieta se non vuole incappare in problemi di salute ancor più gravi.

Può assolutamente accadere che una condizione di sindrome metabolica si manifesti tramite dei sintomi specifici, come possono essere ad esempio delle difficoltà cardiovascolari, ma il fatto che questa condizione sia fondamentalmente subdola implica l’importanza di sottoporsi a controlli medici periodici e soprattutto di aver cura della propria salute sotto molteplici punti di vista.

 

Scompenso metabolico e rimedi

Nel caso in cui si dovesse riscontrare di essere in una condizione di scompenso metabolico è necessario modificare da subito il proprio stile di vita; ovviamente un medico può essere molto più preciso da questo punto di vista, ed è l’unico e solo professionista a cui bisogna far riferimento per migliorare la propria salute, tuttavia non vi è medico che non suggerirebbe una modifica delle abitudini del paziente dinanzi a un caso di sindrome metabolica.

Anzitutto è fondamentale praticare un’attività sportiva, ovviamente commisurata all’età e alla generale condizione fisica della persona; anche fare delle camminate sufficientemente lunghe può rivelarsi utile da questo punto di vista.

Lo sport infatti favorisce la circolazione, incrementa il colesterolo “buono” e riduce quello “cattivo”, rafforza il cuore, aumenta la sensibilità dell’insulina, e ovviamente favorisce lo smaltimento dei depositi adiposi in eccesso, i quali come visto hanno un’influenza davvero importante nell’insorgere della sindrome metabolica.

Vizi come il fumo e l’alcol, o ancor peggio il consumo di droghe, devono essere totalmente accantonati: queste pessime abitudini sono purtroppo assai diffuse, e assai spesso si trascurano i loro effetti deleteri.

Ovviamente mettere da parte abitudini come queste significherà preservare la salute sotto molteplici punti di vista, non solo nell’ottica della prevenzione della sindrome metabolica.

Anche l’alimentazione è importantissima, di conseguenza rivedere la propria dieta non può che essere utile alla persona che vive uno scompenso metabolico.

 

Scompenso metabolico e alimentazione

Una persona che si trova nella condizione descritta deve anzitutto moderare la quantità di calorie assunta giornalmente, anche perché come detto un’eventuale condizione di sovrappeso può essere davvero deleteria da questo punto di vista.

Frutta e verdura possono essere consumate in tranquillità, anzi si raccomanda di dedicare a questi cibi degli spazi superiori, al contrario vi sono diversi alimenti che devono essere totalmente accantonati, come qualsiasi medico potrebbe confermare.

Tra gli alimenti maggiormente “incriminati” figurano tutti quelli molto ricchi di grassi, in particolar modo quelli che includono grassi idrogenati e i cosiddetti grassi “industriali”, quelli tipici di snack, dolci e analoghi alimenti confezionati.

Anche le fritture sono un alimento pessimo per chi ha uno scompenso metabolico, così come le comuni bevande gassate, ricchissime di zuccheri, il burro, i salami e gli insaccati, e anche varie tipologie di formaggio dall’apporto nutrizionale molto ricco di grassi.

Parallelamente a tali alimenti ve ne sono anche degli altri che vanno consumati con molta moderazione, come ad esempio le carni rosse, i formaggi che includono una media quantità di grassi, i crostacei, i succhi di frutta, per via del loro ricco apporto di zuccheri, e via discorrendo.

 

Scompenso metabolico e farmaci

Come detto, modificare il proprio stile di vita sotto molteplici punti di vista è fondamentale per poter superare questa condizione di salute tutt’altro che positiva, tuttavia può anche accadere che il medico prescriva al proprio paziente dei farmaci, laddove reputi la sindrome metabolica particolarmente grave.

Di norma, in questi casi vengono prescritti dei farmaci specifici per contrastare i sintomi più evidenti legati a tale condizione, come ad esempio farmaci utili per fare abbassare la pressione, farmaci specifici per la regolarizzazione dei livelli di colesterolo nel sangue e altre tipologie ancora.

Per quanto ciò sia scontato, è sempre utile sottolineare che il consumo dei farmaci deve avvenire solo ed esclusivamente laddove vi sia una prescrizione medica.




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