Lampade abbronzanti e co. aumento rischio melanoma

Lettini e docce abbronzanti sarebbero una delle cause del melanoma alla pelle

Lampade abbronzanti e co. aumento rischio melanoma

Roma – Le Lampados che tanto tiravano, diventando addirittura uno status siymbol, si sono dimostrate pericolose e la maggiore causa di melanoma alla pelle.

Aldilà dell’ironia sul nome delle lampade solari, i dati sono molto preoccupanti.

Secondo uno studio pubblicato dal "British medical journal", ogni anno sono 800 i morti da cancro alla pelle indotto dall’uso della lampada UV.

Purtroppo chi ricorre al lettino abbronzante o alle altre tipologie di lampade abbronzanti aumenta la possibilità di cancro alla pelle del 20% in più rispetto a chi non ne ricorre.

Di 64.000 casi di melanoma cutaneo diagnosticati ogni anno in 18 paesi in Europa, ben 3438 sono legati all’uso dei lettini per l’abbronzatura. 

Regolamentate le lampade solari

Arrivano tempi duri per i centri abbronzanti: anche l'Italia, infatti, segue le direttive elaborate negli Stati Uniti e in Europa e regolamenta in maniera dettagliata le sedute a base di raggi UVA.

Un decreto legislativo, infatti, vieta espressamente l'uso delle lampade abbronzanti ai minori di 18 anni, mentre il Ministero della Salute e il Ministero per lo Sviluppo Economico hanno elaborato una fitta rete di indicazioni per gli utenti.

Le indicazioni (la cui violazione non è per il momento sanzionata) dovranno essere obbligatoriamente esposte dai gestori dei centri e riguarderanno, tra le altre cose, il divieto di sottoporre a sedute abbronzanti donne in gravidanza e persone dalla carnagione molto chiara o che hanno difficoltà ad abbronzarsi con il sole naturale, nonchè chi ha molti nei oppure chi è stato affetto in passato da neoplasie.

Il provvedimento ministeriale è il regolamento attuativo della legge1 del 1990 ed era dunque atteso da 20 anni: nel frattempo, come avevano dimostrato alcuni accessi anonimi delle associazioni dei consumatori, nei centri abbronzanti regnava l'anarchia più assoluta: nessuna domanda ai clienti circa eventuali assunzioni di farmaci, nessun allontanamento per donne in gravidanza e nessun controllo sull'età dei clienti, peraltro sempre più giovani.

In sintesi: le lampade abbronzanti comportano rischi molto seri e non è il caso di ignorarli, visto che si parla di un incremento della probabilità di contrarre un cancro alla pelle.

In ogni caso, se proprio decidete di sottoporvi ad una seduta UVA, ricordate alcuni semplici consigli: non esponetevi per più di quindici minuti, evitate le esposizioni ad intervalli inferiori a tre giorni ed utilizzate sempre una crema protettiva, in base al vostro fototipo.

Lia Caminiti





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